Pompei e Santorini, la tragica bellezza
In tanti al Museo di Capodimonte a Napoli, seppure abbagliati dalla ricca collezione dove spicca la ricercatissima – da tutti i visitatori – Flagellazione di Cristo di Caravaggio, sono stati sorpresi dall’assenza del “Vesuvius” di Andy Warhol. Ebbene, la rivisitazione pop del Vesuvio in eruzione fino al 6 gennaio sarà esposta a Roma, alle Scuderie del Quirinale, assieme ad altre opere moderne e contemporanee sul tema della natura maestosa e matrigna – da William Turner a Damien Hirst – a fare da controcanto ai reperti provenienti dalle città vesuviane e dalla greca Akrotiri nella mostra “Pompei e Santorini. L’eternità in un giorno”. L’esposizione racconta sia l’eruzione che ha segnato l’antica Thira 3.500 anni fa sia quella che ha cristallizzato Pompei 1700 anni dopo, nel 79 dC. È una mostra attenta ai dettagli archeologici e storici, che in più ha il pregio di far riflettere sul volto bifronte di una natura al tempo stesso meravigliosa e crudele.