Biografilm Festival al via sotto la buona stella dell’intraprendenza di Leena Pasanen
“I festival sono luoghi deputati alle scoperte di nuovi talenti”, con questo motto Leena Pasanen dà il via al suo corso come direttrice di Biografilm Festival. “Benvenuti a tutti. Il mondo è diverso rispetto al mese di gennaio quando sono arrivata a Bologna per vivere e immaginare questa sedicesima edizione. Poi tutto è improvvisamente cambiato – dice in apertura della conferenza stampa in streaming -. I film sono online. Fino a questo momento sono stati staccati quasi cinquemila biglietti, il 25% rispetto all’anno scorso e questo è molto promettente. Il digitale amplia il pubblico che abbiamo sul territorio. Annuncio che la cerimonia finale il 15 giugno potrà essere in presenza, al Cinema Teatro Medica Palace di Bologna, con la proiezione di Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati (Italia, 2020, 90′, anteprima mondiale), coprodotto dalla Regione Emilia Romagna. La selezione di quest’anno è più contenuta di quella che avrebbe potuto essere, ma ha una buona rappresentanza internazionale, europea in particolare, con molte registe donne”. I film imperdibili? I politici #Unfit – The Psychology of Donald J. Trump di Dan Partland (Stati Uniti, 2020, 83′, anteprima italiana), con un approccio insolito e innovativo, presentando un profilo psicologico del presidente degli Stati Uniti tracciato dagli psichiatri; e The Forum (Das Forum) di Marcus Vetter (Germania, Svizzera, 2019, 92′, anteprima italiana). Interessanti poi sono Kubrick by Kubrick (Kubrick par Kubrick) di Gregory Monro (Francia, Polonia, 2020, 72′, anteprima italiana) e I Walk di Jørgen Leth (Danimarca, 2019, 90′, anteprima italiana), un artista poliedrico che merita di essere conosciuto e che potrebbe essere al centro di un approfondimento nella prossima edizione. Intanto, il sipario del festival si alza con Faith di Valentina Pedicini.
Con più di 40 film selezionati e 25 Paesi rappresentati, la sedicesima edizione presenta al pubblico l’opera di talenti già noti e premiati puntando sulle opere prime e, al tempo stesso, sulla valorizzazione di talenti emergenti, con grande spazio a un cinema sempre più fatto da donne, alla regia, alla produzione e in tutti gli altri ruoli. Dal 5 al 15 giugno, Biografilm Festival è online: registrando un account gratuito, si prenota il film e si assiste alla proiezione in streaming entro 24 ore dalla data e ora di inizio indicata in programma. I film e gli incontri con gli autori sono disponibili gratuitamente, in lingua originale con sottotitoli in italiano, per tutte le persone che si collegano alla piattaforma dal territorio italiano. Per ogni film i posti variano da un minimo di 400 posti ad un massimo di duemila, dipendendo ciò dalle singole strategie distributive.
“Il festival si svolge online sulla piattaforma mymovies – precisa Emanuela Ceddia, direttore operativo del Biografilm -, un vero investimento per il futuro: potremmo avere versioni che si svolgono in maniera complementare in città a Bologna e sulla piattaforma”.
“La tecnologia tende ad omologare, è un mezzo un po’ costrittivo. Sono in ogni caso felicissimo di presentare questo festival di cui la Regione è sponsor importante – interviene Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna -. Nel tempo il festival si è affermato in Italia e in Europa in un mondo competitivo. I suoi organizzatori sono interpreti coraggiosi. Io sono contro l’accanimento terapeutico, però li ho sostenuti: ho incoraggiato questo coraggio. Il festival del prossimo anno sicuramente sarà il meglio della bellezza della grande sala e delle potenzialità del digitale, la nuova frontiera che si apre in un mondo della cultura, sempre un po’ reazionario. Il futuro sarà certamente più ricco e l’arrivo di Leena Pasanen ci porterà più cultura dal Nord Europa”.
“Questo festival è un patrimonio per la nostra Regione e per la nostra città. Questa sarà un’edizione di passaggio – afferma Matteo Lepore, assessore alla cultura di Bologna -. Questo esperimento online è davvero importante, andando nella direzione di quella economia creativa e culturale che abbiamo cercato sempre di far crescere. Il Biografilm sarà sempre più un festival capace di attirare pubblico e promuovere professionalità aprendo spazi nel mercato. Dobbiamo farne sempre di più un progetto internazionale”.