Sperando in una vita più dolce: Leon Bridges e Terrance Martin cantano per George Floyd
“Crescendo in Texas sono stato personalmente vittima di razzismo, così come i miei amici. Dall’adolescenza ci viene insegnato come comportarci quando incontriamo la polizia, per evitare le conseguenze dell’essere schedati per la razza. La morte di George Floyd è stata, per me, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È stata anche la prima volta che ho pianto per un uomo che non ho mai incontrato”, così Leon Bridges, cantautore e vincitore di un Grammy Award nella categoria Best Traditional R&B Performance, che ha rilasciato il brano “Sweeter” featuring Terrance Martin. La canzone, scritta dal punto di vista di un uomo nero che sta tirando il suo ultimo respiro, sentendo la sua anima che lascia il corpo, è stata originariamente scritta e incisa per un album di prossima uscita, tuttavia, alla luce degli eventi attuali, Leon e Terrance si sono sentiti in dovere di pubblicarla adesso. Una canzone, una poesia, un urlo, un grido…
“Sweeter”
Hoping for a life more sweeter,
Instead I’m just a story repeating.
Why do I fear with skin dark as night?
Can’t feel peace with those judging eyes.
I thought we moved on from the darker days.
Did the words of the King disappear in the air,
Like a butterfly?
Somebody should hand you a felony.
Because you stole from me,
My chance to be.
Hoping for a life more sweeter,
Instead I’m just a story repeating.
Why do I fear with skin dark as night?
Can’t feel peace with those judging eyes.
The tears of my Mother rain rain over me.
My sisters and my brothers sing sing over me.
And I wish I had another day, but it’s just another day.
Hoping for a life more sweeter,
Instead I’m just a story repeating.
Why do I fear with skin dark as night?
Can’t feel peace with those judging eyes.