Artemisia Gentileschi: Jordan River racconta in maniera virtuosa la complessità della vita di una donna straordinaria
La “storia di una donna” e la “passione di un’artista” sono racchiuse nel documentario “Artemisia Gentileschi, Pittrice Guerriera”, diretto dal regista e produttore Jordan River che lo ha prodotto per conto della Delta Star Pictures e uscito in oltre 15 paesi sulle piattaforme con Chili e Amazon Prime Video nella data simbolica del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. Il racconto comincia dallo stupro che subisce la pittrice romana, soffermandosi sulla tela del 1610 di Susanna e i Vecchioni che evince il disagio psicologico della donna che con le mani distese tenta di respingere le molestie, ed arriva a tele di recente attribuzione di un’artista di fama già allora internazionale (visse anche in Inghilterra e aveva commissioni importantissime), come quella di “Davide e Golia”, datato 1639, scoperto di recente a Londra grazie a Simon Gillespie (la firma di Artemisia è nella spada di Davide). Oltre all’intervista a questo restauratore britannico, l’opera ne ha altre due molto importanti: una alla storica dell’arte Alessandra Masu che collega l’Aurora (quadro precedentemente attribuito a Guido Reni) al fenomeno naturale descritto in maniera scientifica da Galileo Galilei con cui Artemisia era legata da vera amicizia; e a quella di Adriana Capriotti, direttrice della Galleria Spada dove sono conservati due grandi capolavori, la Madonna col bambino e Santa Cecilia. Il documentario, dedicato “a tutte le donne che reagiscono all’oscurità del mondo”, si chiude con le lettere a Don Antonio Ruffo in cui Artemisia rivendica il voler essere riconosciuta un’artista al pari di un uomo. Punti di forza di questo lavoro sono: la pregiata selezione delle tele prese in esame (come, oltre alle già nominate, anche quella de L’Allegoria dell’inclinazione conservato nel soffitto della Galleria di Casa Buonarroti a Firenze); il riferirsi al ricco carteggio di Artemisia per leggere le varie sfumature, colte e intime, del suo animo (ci sono anche le lettere all’amante Francesco Maria Maringhi in cui si vede una donna distrutta dalla perdita del figlio di 5 anni Cristofano); e la presenza della brava attrice Angela Curri che le dà volto e voce (la pittrice in giovane età ha gli occhi della piccola Melissa Pignataro). In “Artemisia Gentileschi, Pittrice Guerriera”, Jordan River è riuscito a raccontare in maniera semplice la complessità della vita di una donna straordinaria.