Coma_Cose: “Fiamme negli occhi” parla di noi
“Siamo una coppia in viaggio da 4 anni. È tanta la fatica, ma abbiamo sempre creduto in qualcosa da realizzare insieme”, così Fausto Lama, pseudonimo di Fausto Zanardelli (precedentemente noto come Edipo), che con California, pseudonimo di Francesca Mesiano, forma i Coma_Cose (nel roster dell’etichetta Asian Fake), in gara al 71esimo Festival di Sanremo con “Fiamme negli occhi”, che racconta la loro storia d’amore e tutta la loro complicità. Il brano, scritto a quattro mani e prodotto con i Mamakass, è reso per immagini in un video fresco e spensierato, diretto da Enea Colombi e prodotto da Borotalco.tv, e li vede innamorati in sella ad una lambretta. “Sanremo non era nei nostri piani, ma porta con sé l’importanza che dà ad una carriera”, afferma Fausto. Quando, come dice Francesca, “Fausto stava appendendo il microfono al chiodo”, stanco del suo progetto precedente Edipo, incontra la donna che lo riporta alla musica. Prima Francesca fa in modo da farlo lavorare come commesso con lei in un negozio di borse e accessori, poi, entrambi licenziati, decidono di darsi una chance in un progetto musicale. Fausto si vedeva come duo, Francesca gli presenta le sue amiche che hanno velleità artistiche, ma alla fine lui la convince che è solo lei quella giusta. Così intraprendono un percorso di vita di coppia e professionale, uniti sul palco e dietro le quinte. La prima volta che si sono esibiti insieme era ad un karaoke: si erano appena conosciuti. Poi è stato tutto un tuffarsi in un’avventura che li porta oggi a dichiararsi il proprio amore tra le note sul palcoscenico dell’Ariston. La loro è una storia di arte, amore e rivalsa. Con “gli stessi gusti in fatto di arte e il resto è tutto uno scontro”, confida Francesca, “questa canzone parla di noi, ci volevamo presentare nella nostra essenza al grande pubblico di Sanremo. Abbiamo fatto tante canzoni con diverse tematiche, ma questa racconta i nostri alti e bassi con il nostro fuoco che è la musica in grado di farci superare tutto. Questa canzone pone l’accento sull’avere il coraggio di rendersi conto delle proprie debolezze ed avere la forza di cambiare il tiro”.
Riconoscendosi un po’ “vintage” il 16 aprile uscirà il loro nuovo lavoro discografico “Nostralgia”. “Ha solo 6 brani e uno strumentale – racconta Fausto -. Dentro c’è tutta la poetica possibile. Il concept è il fermarsi a guardare al passato con la parola ‘perdono’ rivolta verso se stessi per cercare di non giudicarsi troppo e capire che forse i difetti sono la propria forza. È una sorta di libro, un bigino, corto e molto intenso”. I Coma_Cose hanno sete di live, ma live che danno molto più spazio ai contenuti che non agli effetti scenografici: s’immaginano sul palco con sette musicisti (e non più cinque). Oggi si sentono ad un nuovo giro di boa, anche se la loro integrità di partenza è salda, come dimostra anche la scelta del brano da cantare nella serata di Sanremo dedicata alle cover. Canteranno “Il mio canto libero”, omaggio a Lucio Battisti – con cui i Coma_Cose hanno un legame forte, a partire da “Anima lattina”, omaggio all’album “Anima Latina” del 1974, tra i più sperimentali del grande cantautore – accompagnati dallo storico chitarrista della Formula 3 Alberto Radius – che suonò nell’omonimo album – e dai produttori/arrangiatori Mamakass, che per l’occasione hanno ideato una versione dal sound morriconiano. “Battisti – commenta Fausto – è il più indie di tutti ed ha costruzioni sound ancora moderne”.