Michèe, quando un papà si realizza grazie ai figli
Sulle piattaforme digitali gira “Tu ce faci”, il singolo di Michèe, accompagnato da un divertente videoclip diretto da Fabricio Bolla Mueller. Indagando sull’artista si scopre che a dispetto di un cuore che affonda le radici nel meridione, è uno svizzero doc!
Michèe, un nome d’arte insolito per essere d’Oltralpe…
“Michèe è come mi chiamano gli amici, con l’accento meridionale!“
Sei di origini lucane, ma nasci a Zurigo: ti senti per metà svizzero e per metà italiano o protendi per una nazionalità?
“Il cuore e il temperamento italiano, il modo di lavorare e organizzare svizzero. Siccome ho molti amici italiani anche qui a Zurigo e siamo una clique (cricca) molto unita, parliamo e viviamo all’italiana. L’orientamento musicale è totalmente Italiano“.
Correggimi se sbaglio, “Tu ce faci” è dialetto salentino. Il brano così intitolato è un’autocritica sull’essere diffidente e prepotente?
“Esatto, ‘tu ce faci’ in dialetto salentino significa ‘tu che fai’ e voglio rimarcare: qual è il tuo contributo per salvaguardare l’ambiente? Un rimprovero che rivolgo a me stesso di aver fatto pochissimo come tanti altri…“
Dopo anni di piano bar e orchestre, continui a scrivere canzoni fino a pubblicarle. Racconta il passaggio…
“C’è voluta la spinta dei miei figli Luca e Michele, entrambi musicisti, per finalizzare i miei progetti in un modo perfetto e soddisfacente“.
Hai una tua band?
“Claudio Cervino, amico d’infanzia, alla chitarra, Dudu Penz, grande amico, bassista di alto livello, e Mario Caspar, batterista strepitoso, sono sempre pronti per un live“.
Come continuerai il tuo percorso musicale?
“A giugno uscirà un LP con 8 canzoni tra quali le tre canzoni ‘Voglia di te’, ‘Elettrica’ e ‘Tu ce faci’, già pubbliche, e altri cinque inediti“.