Meeting Music Contest, un trampolino di lancio per i giovani che hanno “Il coraggio di dire io”
Al via il Meeting Music Contest: fino al 9 giugno è possibile inviare il proprio inedito sul tema “Il coraggio di dire io”. La finale è in agenda il 25 agosto a Rimini in una serata presentata da Lorenzo Baglioni. Il vincitore potrà esibirsi al Mei di Faenza, che si terrà dal primo al 3 ottobre, ed avere l’opportunità di registrare un singolo, oltre ad altri premi come una chitarra. Il concorso si rivolge a talenti dai 18 ai 25 anni. “Il tema sul ‘coraggio di dire io’ affonda le radici nel pensiero del filosofo Kierkegaard e nelle note di Giorgio Gaber – spiega Giordano Sangiorgi, ideatore e direttore del Mei -. Ci attendiamo brani inediti che raccontino contesti legati alla situazione odierna. Questo contest vuole essere un importante segnale di ripartenza, una sorta di luce in fondo al tunnel”. “Per un giovane – sottolinea Otello Cenci, responsabile dipartimento Spettacoli Meeting di Rimini -, questa è una possibilità di confrontarsi con gli altri”. “Stiamo lavorando per fare un Meeting in presenza, in fiera a Rimini – dichiara Emmanuele Forlani, direttore del Meeting di Rimini -. ‘Il coraggio di dire io’ evoca tre aspetti: la responsabilità che ha ciascuno di poter giocare i propri talenti; il dialogo con esperienze diverse da quelle da cui si parte; e la propria creatività”. “Il pronome ‘io’ in una canzone – evidenzia Erica Mou, cantautrice, scrittrice, finalista di Sanremo Giovani – diventa metafora di tanti altri io che vi si possono riconoscere”. “Fare è la medicina giusta anche se si è in apnea da tanto tempo, avere un obiettivo da focalizzare è importante. Il 25 agosto è una meta – esorta N.A.I.P., cantante, polistrumentista e finalista della XIV edizione di ‘X Factor Italia’ -. Il tema dell’ ‘io’ è importante ed è sempre stato un casino da Pirandello ad oggi. Mi piace ‘Il coraggio di dire’io’ per come si vive l’io oggi che si porta con sé la fretta di dire ‘io’: ‘l’io dentro’, prima di essere formato, già deve fare i conti con ‘l’io fuori’. Io sono passato da tantissimi contest, anche dal Mei, con la mia band i Dissidio. I contest come gavetta sono l’antidoto alla fretta di dire ‘io’, stimolando la ricerca”. L’80% di musica prodotta non passa nei grandi network, questa del Meeting Music Contest è una possibilità quindi importante: i Maneskin che sono passati al Mei, oggi vincitori del Festival di Sanremo, ne sono una prova.