“Salutami tuo fratello”, Marco Ligabue si racconta in maniera spudoratamente sincera
Canta “Cinquanta volati in un lampo” in “Tra Via Emilia e Blue Jeans”, title track dell’album realizzato insieme al nipote Lenny per festeggiare i 50 anni. Dall’8 aprile sarà in libreria e negli store online con il libro “Salutami tuo fratello” (edizioni Pendragon), che è una summa di quel sangue emiliano che scorre nelle sue vene urlando: “noi non molliamo mai”. “Non era in programma questo libro“, racconta Marco Ligabue (Correggio, 16 maggio 1970), cantautore e chitarrista, che ha iniziato la carriera solista nel 2013. “Sono partito titubante, ma capitolo dopo capitolo scriverlo è stato liberatorio. Il titolo prende le mosse da mio fratello che è una leggenda musicale. Mano, mano che procedevo, il racconto mi appassionava. Con le canzoni bastano tre minuti, qui avevo tante pagine bianche dove ho potuto approfondire musica e vita privata, tirando fuori la testardaggine emiliana, ripensando alla mia vita dove c’era il refrain di qualcuno che mi diceva: ‘salutami tuo fratello’. Il capitolo sulla maratona è quello che mi ha emozionato di più perché è dedicato a mio padre: gli avevo detto che volevo concludere questa maratona per portare la sua foto al traguardo e dirgli che ero cresciuto con la sua stessa tenacia e voglia di non mollare mai“. Il fratello Luciano Ligabue ha scritto la quarta di copertina, colui che gli ha fatto anche da “padre” quando è venuto a mancare papà Giovanni. “A me piacciono le sfide. Sono diventato cantautore a 40 anni, quando tutti, a partire dai miei amici, mi sconsigliavano ma sono andato avanti: ne avevo talmente tanta voglia che ho resistito alle critiche“. Fratello di Luciano Ligabue, Marco è anche l’orgoglioso papà di Viola, avuta da Melania, con cui dopo la rottura “è stato bello riconquistare il rapporto per il bene di mia figlia“. Marco Ligabue si apre in maniera intima tra ricordi e aneddoti con tanto rock’n’roll: lui piace e conquista perché è spudoratamente sincero. Le sue, da sottotitolo, sono “Cronache spettinate di un rocker emiliano”.