Coma_Cose: “Sul palco siamo musicisti, a casa siamo una coppia”
Un disco sospeso, fragile, intimo: il 16 aprile esce “Nostralgia” (Asian Fake/Sony Music), il nuovo album dei Coma_Cose che contiene sei brani inediti – “Mille Tempeste”, “La canzone dei Lupi”, “Discoteche abbandonate”, “Fiamme negli occhi”, “Novantasei”, “Zombie al Carrefour” – più uno, “Fiamme negli occhi”, il brano presentato alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo. “Il titolo racchiude un po’ tutto il concept dell’album – racconta California che con Fausto Lama è coppia in musica e nella vita -. Parla della nostra nostalgia in maniera intima, narra le nostre storie prima che ci conoscessimo. La vita è stata negata a tutti in questo anno in cui abbiamo scritto l’album, così siamo andati a scavare nella vita passata”. Se “Fiamme negli occhi” è una fotografia, un istante fissato su carta, “Nostralgia” è la prima occasione per guardarsi indietro con un linguaggio ed un suono futuristico. Il brano sanremese racconta il desiderio di prendersi cura della propria fiamma e passione; l’album descrive tutto ciò che si è scaldato accanto a questo fuoco per qualche istante.
IL NUOVO DISCO – “Il disco – racconta California – è diverso dal nostro solito, le canzoni hanno un mood, un sound che si discosta dal nostro passato. ‘Nostralgia’ è un disco di senso, un concept album molto concentrato. È una piccola rivoluzione fare un disco così breve oggi, così concentrato. La scelta di un disco così è una necessità narrativa: abbiamo raccontato quello che volevamo raccontare in queste canzoni”. “La sospensione – sottolinea Fausto – ha accompagnato la scrittura. È un disco che racchiude la crescita ad ogni età, la fragilità, l’intimità. In un piccolo scrigno abbiamo racchiuso pensieri e pennellate. Ogni canzone è un viaggio a sé stante, ma ad ogni modo c’è un fil rouge con i due bambini e il fuoco: il fuoco dell’infanzia che ti muove, ti arde. Alla fine di questo percorso si arriva meno disillusi e più razionali. Noi proclamiamo il nostro essere integri, coerenti, puri, ispirati da ciò che ci piace: le cose più nascoste. All’interno di questo album il brano di Sanremo trova perfetta collocazione, è la pennellata più pop e solare all’interno di un quadro di sensazioni che viviamo tutti i giorni nella nostra vita. Speriamo che il pubblico ci si riveda in esse: è un disco che non va ad indorare molto la pillola, parla alla pancia. È un disco che guarda al passato, non avendo vita oggi, e, per questo, anche molto materico, cercando ‘Discoteche abbandonate’ o ‘Mille tempeste’, cioè riferimenti molto fisici perché ci manca tantissimo toccare le cose e sentirne gli odori per scappare dalla quotidianità”.
SANREMO – “Reduci da Sanremo, per noi una bella deviazione al nostro percorso, siamo contenti di aver fatto questa esperienza con una canzone, ‘Fiamme negli occhi’, accolta bene dal pubblico, dalle radio, un brano in cui credevamo molto e per cui abbiamo combattuto perché ci era stato chiesto di presentare anche altre proposte per il festival”, dice California. Tornereste? “Se c’è la canzone giusta, sì. Le canzoni di Sanremo sono ancora adesso le più ascoltate in radio – dice Fausto -. Il grande evento mediatico fa ancora oggi da amplificatore e fa piacere arrivare a più gente possibile”.
L’AMORE – “L’amore fa sempre capolino nelle nostre canzoni – osserva Fausto -. Nel disco c’è un brano, ‘La canzone dei Lupi’, che lo racconta forse in modo ancora più profondo e completo di ‘Fiamme negli occhi’, quasi ad essere due facce della stessa medaglia. Nella nuova canzone ci diciamo a vicenda: qualunque cosa ci succeda rimarremo liberi, questa è la più grande promessa che possiamo farci”. Un bacio in pubblico? “Mai fatto – ricorda lui -. Non esiste un nostro bacio in nessun video. Sul palco siamo musicisti, a casa siamo una coppia”. “La nostra più grande paura – aggiunge lei – è risultare trash!”.
LA NOSTALGIA E IL PERDONO – “Con questo disco mettiamo il punto rispetto a cose che abbiamo fatto per perdonarci un po’ – afferma California -. La mente per salvaguardia ricorda solo le cose belle, però in realtà spesso ci ricordiamo anche cose brutte, quelle che ti rimangono lì e analizziamo fino a dire: alla fine anche se hai fatto questo va bene così perché tutto serve, tutto fa crescere, tutto ti porta a quello che sei”.
LIVE – “Qualche data sul calendario è stata segnata – dichiara California -, ma non abbiamo preparato ancora il live. A breve srotoleremo tutto sul tavolo per essere pronti”. “Questo disco, essendo intimo, si può suonare anche in spettacoli più dimessi e meno festaioli – sottolinea Fausto -, visto che i primi prossimi live avranno restrizioni per il Covid”.