Irresistibile, scoppiettante e frizzante l’album “Devastante” de Il pagante
Cantano spesso di aperitivi e brindisi, ma loro lo spritz come lo bevono? “Con l’Aperol – rispondono all’unisono -, il Campari è più per tipi strong”. Sono Roberta Branchini, Federica Napoli e Eddy Veerus del progetto Il Pagante che venerdì 21 gennaio escono con l’album “Devastante”: divertente, ironico, fresco, con quel giusto tocco di riflessioni caustiche sul nostro presente e ricco di collaborazioni. La title track “Devastante” featuring M¥Ss Keta sarà anche il nuovo singolo, disponibile in contemporanea con l’uscita del loro terzo disco (in 13 anni di carriera, 10 dal primo singolo pubblicato) che contiene in tutto 11 tracce, quindi anche: “Gente de La Mañana”; “Se Fem?”; “Portofino” (due volte platino); “Open Bar” feat Stash (certificato platino); “Italiani a Londra” feat. J-Ax; “Smart Working”; “La Grande Bellezza” feat. Carl Brave; “Un Pacco per te” feat. Lorella Cuccarini (dal bellissimo video natalizio); “No va be” feat. Vegas Jones & Chadia Rodriguez; “San Siro” feat Jake La Furia. “Devastante è la chiave di lettura ironica adatta a ricomprendere tutte le canzoni, non trattandosi di un concept album – spiegano -, perché il termine racchiude in sé un significato positivo ed uno negativo”. Ad esempio, lo “Smart working” è in questo periodo di Covid sia la possibilità di essere operativi sia la scusa per alcuni di andare in vacanza; la Londra prima del Brexit è stata per molti italiani sia il sogno di un trampolino di lancio sia la realtà di finire a lavare i piatti in qualche ristorante; il Natale è sia un momento sacro sia di consumismo sfrenato. Il disco ha tutto questo mood e fa riflettere tantissimo col brio tipico de Il Pagante. La copertina può ispirare una Milano post apocalittica perché questo è il momento storico, ma loro hanno quella dote incredibile di rendere leggero il fardello più pesante che ci sia. Così se sono diversi – ad esempio, a Roberta piace come ad Eddy pattinare sul ghiaccio mentre Roberta ama solo le mete calde, e le lei del trio sono andate allo stadio San Siro (che forse sarà demolito) per i concerti (come quello di Beyoncé e quello di Vasco) a differenza di lui che ci è andato più di 200 volte ma solo per il calcio -, sono super uniti dalla giusta dose di ironia con cui guardare alla vita. Per un album ricco di collaborazioni, frutto di grandissimo rispetto per i colleghi, dichiarano che, però, il featuring più “devastante” è stato quello con Carl Brave con cui avevano intenzione di collaborare già da diversi anni. Se chiedi loro se ha un significato uscire a 10 giorni da Sanremo, scopri che c’è solo un problema di uscita slittata, perché la loro intenzione era di uscire prima, ma che, comunque, l’importante era essere fuori prima che iniziasse il Festival. Lo vedranno? Assicurano di sì, tra un misto di tradizione familiare e una sana curiosità di ascoltare le proposte di alcuni colleghi, come quella di Dargen D’Amico e quella di Mahmood e Blanco.