Achille Lauro, l’artigiano dirompente
Si dichiara sempre “alla ricerca di qualcosa di diverso, di nuovo e in più”. Si è recluso su un’isola con soli cinque musicisti e ha scritto tantissimo, sperimentando ed ibridando sound. Confessa che in dieci anni di carriera ha offerto brani con tante sfumature di lui, “dalle più intime a quelle più rock ‘n roll”. Ora ne sono pronti tanti altri, differenti, in diverse forme. “C’è tanta nuova produzione e poco tempo”. Promette una traccia inedita ogni mese e mezzo. Intanto, da venerdì 11 febbraio sarà fuori con l’album “Lauro – Achille Idol Superstar”, nuova edizione dell’album “Lauro”, con la cover a firma degli artisti Miaz Brothers (“Hanno la tecnica di offuscare un volto in continuo mutare”) e sette nuove bonus track tra cui “Domenica” (testo di L. De Marinis, S. Manzari, D. Petrella / musica di M. Ciceroni, M. Cutolo, G. Calculli, S. Manzari), canzone in gara al Festival di Sanremo con l’Harlem Gospel Choir e la direzione d’orchestra di Gregorio Calculli. “Non vivo tanto la competizione, Sanremo per me sono i miei quattro minuti a serata, è una vetrina per proporre un progetto. Se avessi voluto essere competitivo avrei portato qualcosa come ’16 marzo’, un brano meno divisivo possibile”, afferma Achille Lauro in conferenza stampa streaming. Promette tanta bellezza con il canto e la spiritualità dell’Harlem Gospel Choir e di “Domenica” dice che “ha un sound estremamente popolare – spiegando -, per me Rino Gaetano è popolare, nel senso ‘del popolo’ e domenica è la giornata in cui tutti fanno ciò che è bello fare. Il testo presenta una forte contrapposizione col sound”. Sul palco dell’Ariston Achille Lauro sorprenderà vestendo Gucci e nella serata delle cover, il 4 febbraio, eseguirà “Sei bellissima” con la stessa autrice e interprete Loredana Bertè, “un brano incredibile, pop, dalle strofe struggenti e quasi teatrali, una canzone profonda ed emozionale dal concetto attuale sulla dipendenza amorosa che svilisce la donna”. Si sente “un artigiano della musica”, di “quel gesto nobile che ha il fine di smuovere qualcosa”, ed ama immergersi totalmente in questo, dando tutto se stesso. Negli ultimi giorni ha lavorato tantissimo perché, oltre ad essere attore del videoclip della canzone sanremese, l’ha anche voluto dirigere. Non ama “ristagnare nella propria zona confort. Cerco – dichiara – di distruggere la mia carriera tutti i giorni. L’arte è distruzione, deve dividere”, un modo di fare che lo ha portato lontano: dall’esibirsi nei garage ai grandi concerti che vanno dalla piazza di Firenze all’Ippodromo di Milano, passando per i tre palazzetti di Roma del prossimo tour “Achille Lauro Superstar – Electric Orchestra”, live che sarà un misto di rock ‘n roll e musical. “La musica – sottolinea – si ascolta, si percepisce, spazia ovunque”. Con il progetto Roblox è pronto per l’avventura nel mondo del metaverso: i fan potranno essere Lauro, vestirsi come Lauro, comunicare con Lauro e vivere la sua musica con le logiche del gaming. Così l’artista torna a innovare, dopo il “One Night Show” dello scorso dicembre, con la creazione in diretta di un’opera Nft che ha riprodotto il suo battito cardiaco e le sue emozioni durante l’esibizione, per il fine nobile di raccogliere fondi per il reparto di chirurgia infantile del Policlinico del Gruppo San Donato di Milano. Il suo 2022 sembra essere, quindi, ricco di musica e tanta attività esperienziale. In dieci anni ha percorso davvero tanta strada il 31enne veronese Achille Lauro, al secolo Lauro De Marinis, dalla prolificità e creatività indiscussi, artista dalla forte identità di base e dal continuo cambiamento di pelle. Se la sua arte fosse un quadro?, gli è stato chiesto. Ha risposto: “Sarebbe ‘L’urlo’ di Munch, ovviamente”.