“Città Novecento”, l’unicità di Colleferro tra realtà e lungimiranza
Il profumo delle radici della città contemporanea, il sapore del costruire una società con la fatica delle mani, la saggezza del racconto storico, la sapienza dei dettagli tecnici e la bellezza delle immagini d’archivio: tutto questo è “Città Novecento” (durata 62’), docufilm diretto da Dario Biello e prodotto da Filmedea, in co-produzione con Luce Cinecittà, presentato in anteprima mondiale nella sezione Riflessi alla scorsa Festa del Cinema di Roma, ed approdato in sala ora, dove resterà fino al 16 marzo. Attraverso la voce di Alessandro Haber, si viene introdotti nella realtà di Colleferro, archetipo della Città di Fondazione del Novecento, ripercorrendone l’evoluzione urbanistica e sociale: da villaggio rurale a città azienda del 1912, con la fondazione della Fabbrica della Bombrini Parodi Delfino che aveva lo scopo principale di produrre polvere da sparo ed esplosivi, per acquisire poi la fisionomia razionalista degli anni Trenta ed aprirsi al futuro quale Capitale Europea dello Spazio in questo 2022. Facendo leva su dati puntuali e precise osservazioni, il filosofo Massimo Cacciari, lo scrittore e operaio Antonio Pennacchi (nella sua ultima intervista per il cinema, è scomparso lo scorso agosto), lo storico Emilio Gentile, le storiche dell’architettura Claudia Conforti e Marzia Marandola, il critico Luigi Prestinenza Puglisi e l’ambasciatore e Senior Vice President Avio (azienda aerospaziale italiana) Giorgio Novello danno la possibilità a tutti di comprendere la struttura di una comunità nella sua unicità e nella sua esemplarità. In più, questo docufilm offre l’occasione per mettere nella giusta luce il progettista Riccardo Morandi, maestro dell’ingegneria del Novecento, salito alle cronache con la tragedia del Ponte sul Polcevera a Genova, che a Colleferro lavorò incessantemente dagli anni Trenta fino alla sua morte, per realizzare il progetto della Città Morandiana, trasformando il centro abitato da Villaggio Operaio Liberty in Città di Fondazione Aziendale. Prezioso in quest’ottica è il contributo del figlio Maurizio, professore di architettura, che sottolinea la necessità della manutenzione costante delle opere che hanno reso grande l’Italia.
“Città Novecento” è l’episodio “pilota” che darà vita all’omonima serie, in corso di sviluppo da parte di Filmedea, dedicata alla Città di Fondazione del XX e del XXI Secolo, un progetto nato da una proficua attività di ricerca sul tema, seguendo il solco tracciato dai riconoscimenti Unesco al Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, alla Città Aziendale di Ivrea e alla Città Razionalista di Asmara, in Eritrea. “Con queste premesse – ha osservato il regista Dario Biello – è stata avviata un’attività di divulgazione e rappresentazione su scala nazionale coinvolgendo studiosi, istituzioni, università e artisti, che insieme hanno reso possibile la creazione di una Rete di Città di Fondazione. L’opportunità di realizzare una serie di docufilm tematici nasce dall’interesse emerso su questo tema e dalla disponibilità di documentazione visiva e grafica spesso ancora inedita. ‘Città Novecento’ è un’opera di sperimentazione e ricerca con la quale vogliamo raccontare le città come luoghi nei quali fare impresa, innovazione, architettura e socialità identitaria, un viaggio che inizia dalla fondazione dei villaggi della rivoluzione industriale del XIX Secolo e intende spingersi fino alle città della rivoluzione spaziale del XXI Secolo”. Il docufilm è realizzato con rari filmati provenienti dall’Archivio Storico Luce, dalla Cineteca del Friuli e dall’Archivio Multimediale Città Morandiana che si affiancano a parti di ricostruzione storica interpretata da Alessandro Haber e da oltre cento comparse in costume, intervallate da interviste inedite a personalità di spicco del mondo culturale e accademico. È un lavoro utile, proficuo, rigoroso, ricco di stile e con un elevato gusto estetico delle immagini.