“Di4ri”, la serie sulla preadolescenza che conquisterà tutti

Le prime cotte, la scoperta della propria sessualità, la separazione dei genitori, la conoscenza di sé e degli altri e la vera amicizia sono tra le tematiche affrontate da “Di4ri”, la serie sui preadolescenti – ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni – che mette in campo con intelligenza e cuore Netflix grazie al team produttivo di Stand By Me e che sarà disponibile dal 18 maggio in Italia e dal 26 luglio in tutti i Paesi in cui la piattaforma on demand è attiva. Divisa in 15 episodi, racconta le storie e le emozioni di un gruppo di compagni di classe di seconda media, con precisione la 2^D. Ci sono: la dodicenne sportiva e perfezionista Livia Mancini (Flavia Leone), il carismatico Pietro Maggi (Andrea Arru), la solare e talentuosa giocatrice di basket Isabel Diop (Sofia Nicolini), l’introverso Mirko Valenti (Pietro Sparvoli), l’intelligente e generoso Daniele Parisi (Biagio Venditti), l’irriverente Giulio Paccagnini (Liam Nicolosi), l’insicura e impacciata Monica Piovani (Federica Franzellitti) e la snob Arianna Rinaldi (Francesca La Cava). Tutti gli interpreti – tutti esordienti, a parte piccole eccezioni come Andrea Arru e Liam Nicolosi – sono bravissimi. Particolarmente entusiasta della loro performance è il regista Alessandro Celli che, in conferenza stampa, parla di “prove attoriali importanti da parte dei ragazzi che da subito sono stati dentro la storia”. La serie è un misto di dolce e amaro, proprio com’è la preadolescenza, ed ha la bellezza di riuscire a conquistare tutti, grandi e piccini, grazie ad una narrazione complice e affascinante. “È una serie che parla ad un pubblico a cui non ci eravamo mai rivolti prima – osserva Veronica Vitali, manager content acquisitions Italia di Netflix -. È una storia che con un tono leggero e spensierato riesce a trattare tematiche delicate e molto presenti nei ragazzi di oggi”. L’idea è di Simona Ercolani, fondatrice, ceo e direttore creativo di Stand By Me: “Volevo raccontare l’individualità di questi ragazzi in una fase così particolare della vita che non viene considerata – sottolinea la Ercolani-. Le scuole Medie vengono considerate ‘di passaggio’, invece sono un momento fondamentale nella crescita di una persona. Si è molto inquieti e si forma la vera individualità dell’adulto di domani. L’idea è nata da una chiacchierata con la piccola Delia, figlia di amici, che mi ha raccontato cose della sua scuola, quando non sei più bambino, ma vieni trattato da bambino e tutti decidono per te. La storia è tutta frutto di fantasia, ma è basato sul vero, su interviste fatte a ragazzi di questa età, cosicché ognuno ritroverà un pezzetto della propria avventura scolastica e con gli amici. Ogni episodio si sviluppa attraverso gli occhi di uno degli otto protagonisti (tranne nel caso del primo, che è l’unico ad avere una doppia narrazione: Pietro nella prima metà e Livia nella seconda) che diventa voce narrante, presentando una sorta di diario personale col proprio sguardo sugli avvenimenti della classe: in questo modo ognuno di loro diventerà anche il miglior amico dello spettatore, confessando quello che non dice ai compagni d’avventura e instaurando una connessione emotiva con chi guarda la serie”. Eccoli i giovani protagonisti che si passano il testimone per le dichiarazioni alla stampa: “Pietro è proprio come sono io”, afferma Andrea Arru; “Sul set siamo diventati una famiglia bellissima”, dice Flavia Leone; “Spero che Daniele col suo coming out possa essere d’esempio a ragazzi e ragazze per tirare fuori se stessi”, è l’augurio di Biagio Venditti; “Isabel mi è affine, è determinata, ci tiene alle persone che ha accanto”, racconta Sofia Nicolini; “Il momento più importante dell’amicizia tra Giulio e Andrea è quando litigano perché l’amicizia è vera quando succedono queste cose”, sostiene Liam Nicolosi; “Monica non ha un bellissimo rapporto con la classe. Isabel solo è il suo punto di riferimento e ha paura che gli altri possano portarsela via, ma affronterà questa paura diventando amica di tutti”, anticipa Federica Franzellitti; “La musica per Mirko è fondamentale: è il suo rifugio”, dichiara Pietro Sparvoli; “Arianna è consapevole del suo valore e della sua bellezza. Le persone che snobbava più di tutte la aiuteranno quando sarà in difficoltà, trovando in loro l’ascolto che non ha dalla madre”, dice Francesca La Cava, che svela anche la chiave da loro utilizzata per non cadere negli stereotipi dei ruoli assegnati loro, dalla bella snob alla secchiona della classe: “Al personaggio e all’etichetta abbiamo saputo aggiungere del nostro”. A tutti loro, in gamba ed empatici, si aggiunge il grande Fortunato Cerlino nel ruolo di Paolo Agresti, collaboratore scolastico, divorziato e lontano dal figlio Fabrizio. In un videomessaggio, perché impegnato su un set, l’attore afferma: “Di ‘Di4ri’ apprezzo il coraggio di parlare senza troppi veli e sotterfugi di questioni importanti che riguardano i ragazzi e le ragazze di quella età, interpretati con serietà, calore e professionalità sorprendente da questi giovanissimi attori. Lavorare con questi ragazzi e ragazze significa avere l’opportunità di porgere lo sguardo sul reale bisogno di giovani che vogliono un mondo a loro misura”. Special guest della serie saranno: Larissa Iapichino, campionessa juniores di salto in lungo, in una puntata che avrà al centro una gara di triathlon; e il cantante Tancredi, che firma il brano portante della colonna sonora della serie, “Isole”. La serie è ambientata in un’isola italiana non meglio definita, ma che ha dell’Isola d’Elba la distinzione tra Marina piccola e Marina grande, oltre che la passione per il triathlon, e di Ischia i colori del mare e dei sentieri, essendo la serie stata girata lì. In particolare, le riprese, oltre che all’Isola verde, sono state realizzate anche a Roma (un set è stato aperto vicino a Bracciano, dove sono state effettuate le scene nel campo da basket e sulla pista d’atletica) ed hanno impegnato cast e troupe per circa quattro mesi.

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