L’assurdità del razzismo nel film “L’amore ti salva sempre”
Delicato e umanamente edificante è il film “L’amore ti salva sempre”, diretto dai registi lucani Antonio Andrisani e Vito Cea. La tematica svolta con sensibilità, attualità e fuori dai luoghi comuni è quella del razzismo, mostrando come in Italia l’integrazione vada di pari passo con la recrudescenza di fenomeni inaccettabili legati a pregiudizio ed ignoranza. Il racconto ruota attorno ad un giovane che lavora al supermercato e che ha il dono della scrittura, tanto da essere soprannominato da un collega “Hemingway”. Viene avvicinato da un cineasta caduto in disgrazia che vorrebbe far suoi quegli scritti così poetici da cui trarre la sceneggiatura di un film. Da qui si dipanano quattro storie – “Occhi”, “Piove” (una sorta di moderno remake del capolavoro neorealista “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica), “Motin” e “Cheese” – sui diversi volti subdoli del razzismo. Ad incarnare di volta in volta la protagonista è la giovane attrice Loretta Graziani, affiancata da Amin Nour, Alex Adinolfi, Pietro De Silva, Paola Lavini, Mimmo Mancini, Uccio De Santis, Brando Rossi, Maria Guerriero, Matteo Simone, Giuseppe Anelli, il vero cantante Motin e un bravissimo Andrea Roncato nei panni del cineasta in disgrazia e approfittatore. “L’amore ti salva sempre”, scritto da Andrisani insieme al produttore Stefano Giuliani (di Miami No Face production srl) e realizzato con il sostegno della Regione Lazio (Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo), è un’opera che convince per il linguaggio diretto con cui riesce a scoperchiare i pregiudizi. I due registi Andrisani e Cea, che firmano insieme anche il montaggio, puntano i riflettori sull’insensatezza e sulla gratuità degli episodi di razzismo, rendendoli plastici grazie alla fotografia di Sergio Grillo. Girato tra Roma, le coste lucane e l’entroterra romagnolo, il film è stato presentato in anteprima il 26 ottobre al Nuovo Cinema Aquila di Roma per essere distribuito nei cinema a novembre da Saturnia Pictures.