“Vince Napoli”, in un libro il racconto di un amore sconfinato
Napoli oltre la festa dello scudetto, dalla vita nei vicoli all’eco della gloria nello sport e nell’arte, sempre nel segno dell’accoglienza e della voglia di vivere, condividendo in allegria ed amando il prossimo: è tutto questo il racconto che si snoda in “Vince Napoli”, il libro scritto dal giornalista Gianluca Atlante con l’autore Giuseppe Farese, per Edizioni Slam srls – Absolutely Free Libri dell’editore e grande penna del giornalismo sportivo Daniele Azzolini, con la copertina e la grafica del creativo Francesco Callegher.
“Vince Napoli” è un volume che narra la Napoli degli ultimi trent’anni, dagli scudetti del team capitanato da Diego Armando Maradona all’ultimo legato all’attaccante Osimhen. È un excursus tra gioia e fatica, tra la difficile cronaca e gli onori di quello scudetto che riscatta l’intera città. “Non sono di Napoli, ma ne sono innamorato. Per scrivere questo libro ho bussato con rispetto e chiesto permesso”, ad aprire la porta a Gianluca Atlante sono stati in tanti: il pugile Patrizio Oliva, l’attrice Lina Sastri, il calciatore Gianfranco Zola, il politico ed ex magistrato Luigi De Magistris, il nuotatore Massimiliano Rosolino, l’attrice Marisa Laurito, il canottiere Davide Tizzano, lo scrittore Maurizio de Giovanni e il pallanuotista Pino Porzio, tutti campioni, ieri ed oggi, in campo e fuori dal campo. Tutti loro hanno regalato riflessioni oneste e accorate su una città che vince dando un calcio ad un pallone e facendo dell’accoglienza il proprio biglietto da visita. “A Napoli la problematica degli extra comunitari non esiste, perché c’è una ricchezza d’umanità tale che è sempre pronta ad accogliere tutti”, ha dichiarato Pino Porzio, tra gli sportivi italiani più vincenti di sempre, alla presentazione del libro al Gran Caffè Gambrinus, il cui proprietario, Antonio Sergio (assieme al fratello Arturo), ha scritto una prefazione appassionata che è un inno alla città e ai quei saloni che dal 1860 hanno accolto il fior fiore della letteratura italiana, dal filosofo Benedetto Croce allo scrittore Gabriele D’Annunzio.
Fu a uno di quegli storici tavolini che il poeta Salvatore di Giacomo compose “Lettera amirosa”, recitata per l’occasione dall’attore Peppe Sole, dove “nu suspiro, na lacrema e na rosa” racchiudono il cuore di un innamorato che si rivela alla sua amata, come tutti coloro che hanno partecipato al libro “Vince Napoli”. Questa città, infatti, prima o dopo conquista tutti. Per dirla alla Massimiliano Rosolino, intervistato da Atlante, “Chi ha un pregiudizio su Napoli, visita la città e chiede scusa”.