“Suspicious Minds”, un seducente ed ombroso gioco di coppie

Roma torna ad essere testimone e confidente di un imprevisto gioco di coppie dovuto al caso: il malfunzionamento di un ascensore blocca un lui e una lei dentro, mentre i loro rispettivi partner sono fuori ad aspettarli. Il tempo passa e s’insinua il dubbio che sia accaduto qualcosa di incautamente azzardato in quel lasso di tempo. Le reazioni delle due coppie sono diverse per età, complicità, passione. I quattro amanti riusciranno vittoriosi o sconfitti dal desiderio incauto? È da vedere come un teorema intrigante sui sentimenti di coppia il film “Suspicious Minds” (durata 88’), scritto e diretto da Emiliano Corapi, sulle musiche di Giordano Corapi. In un incalzare di incontri/scontri Fabrizio (Francesco Colella), Emilie (Thekla Reuten), Daniele (Oscar Matteo Giuggioli) e Giulia (Amanda Campana) trasformano il viaggio della loro vita sentimentale in una guida per cuori in tempesta. La pellicola scorre fluida e può avvalersi di belle inquadrature, soprattutto quelle in primo piano, e di un montaggio che gioca sui rimandi temporali. Presentato in concorso nella sezione Panorama Italia della ventunesima edizione di Alice nella Città, il film “Suspicious Minds” – prodotto da World Video Production, Rai Cinema e Adler Entertainment e coprodotto da Bling Flamingo e Barbary Films con il supporto di Lazio Cinema International e MIC Ministero della Cultura – si è aggiudicato il Premio Rb Casting al Miglior Giovane Interprete Italiano ad Amanda Campana, assegnato da una giuria composta da Marina Marzotto (produttrice), Pino Pellegrino (casting director), Stefano Chiappi (agente), con la seguente motivazione: “Per la sua interpretazione nel film ‘Suspicious Minds’ di Emiliano Corapi dove, nel ruolo di Giulia, restituisce allo spettatore tutta la gioia, la sfrontatezza, i timori e la disperazione del primo grande amore”.

You May Also Like

“Una terapia di gruppo” insegna a raccontare le proprie ferite col sorriso

L’urgenza della “grande” lezione di Enrico Berlinguer, attraverso lo sguardo di Segre e Germano

“Ciao Bambino”, poetica storia sul riscatto dalle miserie di periferia

“La gita scolastica”, lo sguardo anticonformista della regista Una Gunjak