Dai pantaloni a zampa di elefante al camice bianco: la vita in corsia di una nefrologa dal cuore d’oro
“Sono convinta che tra le cose più belle da fare nella vita ci sia lo studio. Ricomincerei a studiare, ripercorrerei con passione gli anni trascorsi ad apprendere tutto quello che poi ho applicato nel mio lavoro”, è questo entusiasmo che muove Francesca Nuzzi, nefrologa ed ora scrittrice, a raccontare il suo amore per la medicina e la solarità che la contraddistingue ed accompagna da sempre, nella vita privata di donna e professionale di dottoressa. Napoletana, classe 1958, laureatasi in Medicina nel 1982, ha lavorato prima con gli adulti all’Ospedale dei Pellegrini e poi anche con i bambini presso l’Ospedale Pediatrico Santobono. Ha da poco pubblicato “La mutanda verde. Racconti brevi di una nefrologa anche pediatra” (Iuppiter edizioni), in cui rivive con emozione, saggezza e autoironia quelli che definisce “gli anni più belli della mia vita studentesca” come matricola 24/21734 alla facoltà di Medicina, anni che le hanno fatto da apripista ai “quaranta e più anni di lavoro” trascorsi tra paure, dolori, speranze, lacrime e sorrisi dei suoi pazienti, per i quali era pronta ad inventarsi di tutto per veder nascere un sorriso in sala dialisi. La dottoressa Nuzzi sembra ricordare gli occhi di tutte le persone incontrate in corsia, anche dei team che la hanno affiancata in tanti anni, tra colleghi ed infermieri. Vorrebbe non dimenticarsi di nessuno nella sua scrittura e per tutti esprime un debito di riconoscenza e gratitudine. Dai suoi racconti, che proseguono sulla scia di ricordi che seguono il filo di emozioni incalzanti, emerge con forza la sua immensa empatia per il prossimo, sia quando indossa i pantaloni a zampa di elefante da studentessa degli anni Settanta sia vestendo il camice bianco. Nata all’ombra del Vesuvio, di partenopeo ha una grossa vena scaramantica, il calore di chi con un solo gesto ti riscalda il cuore e quella sana saggezza che è un misto di sapienza medica e bontà. La sua scrittura, verace, autentica, passionale e genuina, cattura mente e anima.