“L’Arte della Gioia”, l’inno femminile alla libertà e alla disobbedienza
“Un personaggio femminile così inedito per la libertà e spregiudicatezza con cui si approccia alla vita e alla sessualità”, in questo modo nelle note di regia Valeria Golino parla di Modesta, la protagonista de “L’arte della gioia”, la serie Sky Original liberamente adattata dall’omonimo romanzo di culto di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), rifiutato per quasi trent’anni dalle case editrice italiane, scoperto in Germania e pubblicato in Francia dieci anni dopo la morte della sua autrice. Presentata in anteprima mondiale allo scorso Festival di Cannes e arrivata in sala in due parti la scorsa estate, la fiction debutta il 28 febbraio, in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now. Prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film, la serie racconta la drammatica e avventurosa storia di Modesta, una ragazza orfana della Sicilia rurale di inizio ‘900. Nata in Sicilia il primo gennaio del 1900 da una famiglia povera, in una terra ancora più povera, Modesta fin dall’infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, è disposta a tutto pur di perseguire la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole di una società oppressiva e patriarcale a cui sembra predestinata. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento e, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta della Madre Superiora. Il suo cammino la conduce poi alla villa della Principessa Brandiforti, dove si renderà indispensabile ottenendo sempre più potere nel palazzo. Questo suo incessante movimento di emancipazione si accompagna a un percorso di maturazione personale e sessuale, che la porta a varcare il confine tra lecito e illecito, conquistando giorno dopo giorno il suo diritto al piacere e alla gioia. Nel cast Tecla Insolia veste i panni della giovanissima Modesta; Valeria Bruni Tedeschi interpreta la principessa Gaia Brandiforti; Guido Caprino è Carmine, l’uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti; e Jasmine Trinca è Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina. Nel cast anche Alma Noce nei panni di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti; Giuseppe Spata in quelli di Rocco, autista dei Brandiforti; e Giovanni Bagnasco che interpreta Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede dei Brandiforti.

“Ritengo che in questo momento storico sia ancora più importante raccogliere l’eredità di Goliarda Sapienza, una straordinaria precorritrice dei tempi. ‘L’Arte della Gioia’ ci porta in una Sicilia che conosciamo, una terra dura, aspra, spietata, ma divisa da mille recinti, che tracciano confini tra uomini e donne, ambizioni e aspettative sociali, servi e padroni, eletti e rinnegati. Nei primi anni del ‘900, Modesta combatte sola, guidata dal suo istinto, una battaglia che tutte le donne continuano a intraprendere molti anni dopo. La sua battaglia è innanzitutto un percorso di presa di coscienza del ruolo della donna, guidato da un’insaziabile sete di libertà. La forza del suo personaggio, che i lettori conoscono ed è mia ambizione raccontare agli spettatori, non deriva soltanto dalla sua spinta ad autodeterminarsi, ma proprio dalla sua capacità di esplorare i propri desideri a discapito e a prescindere dalla morale condivisa, dai pregiudizi e dai ricatti che la mettono costantemente alla prova. E lo fa rompendo ogni recinto e plasmando la società che la circonda”, scrive ancora la regista Valeria Golino, che ha anche sceneggiato la serie insieme a Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo. Il quinto episodio è diretto da Nicolangelo Gelormini. “L’Arte della Gioia” è stata realizzata con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission e del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. La serie andrà tutti i venerdì in prima serata su Sky Atlantic (oltre a essere disponibile on demand – anche in 4K HDR). E per svelare la forza rivoluzionaria, sovversiva e perfino scandalosa del capolavoro di Goliarda Sapienza, dal 21 febbraio disponibile su Sky Arte (e su Now) il documentario “L’arte della Gioia. Goliarda Sapienza”, un incontro con l’autrice cult de “L’Arte della Gioia” e la sua eroina ribelle Modesta che mostra le traiettorie intrecciate di due personaggi vulcanici e indimenticabili. Come evidenzia in ultimo Valeria Golino: “‘L’Arte della Gioia’ è un inno alla libertà, all’autocoscienza e all’autodeterminazione, ma anche al dissenso e alla disobbedienza. Personalmente non credo ci sia messaggio più forte e contemporaneo per il pubblico di oggi”.