La condivisione del lutto per tornare a sorridere alla vita: delicatissimo il film “La Fossa delle Marianne”

L’elaborazione del lutto, il ricominciare ad amare la vita nonostante la perdita di una persona a noi cara ci provochi immenso dolore, il trovare nel prossimo il potere della condivisione ed un focolare accogliente: è dolceamaro “La Fossa delle Marianne” (durata 86 minuti) che segna il debutto alla regia di Eileen Byrne (cineasta nata in Lussemburgo nel 1984) che firma anche la sceneggiatura. Basato sull’omonimo e acclamato romanzo della biologa e scrittrice tedesca Jasmin Schreiber (in Italia edito da Alphabeta), il film racconta l’incontro di due anime che faticano ad accettare la dipartita delle persone amate. Paula non si perdona la morte del fratellino Tim, che crede avrebbe potuto evitare; l’anziano brontolone Helmut desidera una sepoltura più consona ai suoi ideali per la moglie. “Il film sottolinea l’importanza dell’esserci l’uno per l’altro – sottolinea l’attrice svizzera Luna Wedler. Molto onesto, è divertente e triste allo stesso tempo. Ci porta in un viaggio che racconta il tentativo di ritrovare la strada per la vita”. “Spero che il film dimostri che anche nel dolore ci sono momenti esilaranti che ti permettono di ridere di te stesso”, osserva l’attore tedesco Edgar Selge. Restando “fedele al nucleo emotivo del romanzo”, come evidenzia la regista (che avverte dell’“omissione di molte scene del libro, ma anche dell’aggiunta di alcune nuove”), la storia è un misto di sentimenti discreti, trattati con estrema sensibilità e verità, in cui tutti possono rispecchiarsi, ritrovando se stessi dopo la morte inaccettabile di chi si vuol bene. La pellicola – una produzione Lussemburgo / Italia / Austria 2024, che arriva nei cinema italiani dal 24 aprile con la Trent Film, dopo il successo di pubblico riscosso in Germania ed Austria – sprigiona amore e fa riflettere sul senso della vita, sulle tradizioni e sull’eredità di affetti di foscoliana memoria. È un film delicato, un road movie del cuore la cui meta è un luogo che ci faccia “riavvicinare” a chi abbiamo amato per avere la spinta giusta per riprendere in mano le redini della nostra esistenza.

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