“Permette? Alberto Sordi”, poetico il film di Luca Manfredi. Un regalo inaspettato il racconto dell’amicizia con Federico Fellini

Più che sulla somiglianza fisica – è bastato tagliare i capelli e mettere una piccola aggiunta al naso per il profilo – ha lavorato sulla parlata musicale di una certa romanità un po’ nobile – in fondo al produttore è stato sufficiente incrociare lo sguardo ceruleo per scorgervi la stessa carica umana -: in maniera talentuosa Edoardo Pesce è il protagonista di “Permette? Alberto Sordi”, diretto da Luca Manfredi, una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, che andrà in onda su Rai1 il 21 aprile – giorno del Natale della sua Roma -, preceduto da un’uscita evento al cinema (distribuzione Altre Storie) di tre giorni, a partire dal 24 febbraio, data della sua dipartita. A cento anni dalla nascita (1920), un film racconta i vent’anni in cui il romano Alberto Sordi, l’Albertone nazionale, ha cercato di farsi strada nel mondo dello spettacolo tra tante difficoltà, a cominciare dall’insegnante di dizione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, Emilia Varini, che lo cacciò per la sua pronuncia poco pulita. Avrebbe rischiato di restare relegato in un cantuccio come doppiatore di Oliver Hardy o costretto per tanto tempo nei panni del personaggio Mario Pio alla radio, se non fosse stato perseverante e forte nel superare il problema del suo “faccione” per cui all’inizio della sua carriera il cinema lo ha respinto. Per fortuna sulla sua strada ben presto ha intrecciato i suoi passi con un vero amico, il cineasta Federico Fellini, anche lui alle prime armi, con cui girerà “Lo sceicco bianco” e “I vitelloni”, film che gli apriranno la strada alle oltre 200 pellicole in cui metterà in luce i tic degli italiani da indiscusso grande e ineguagliabile interprete della commedia all’italiana. Colpisce che nei titoli di coda di “Permette? Alberto Sordi” vien fuori il lato solidale che caratterizzò l’uomo Sordi, una generosità in vita senza riflettori accesi, avendo a cuore soprattutto gli anziani e gli orfani. “Permette? Alberto Sordi” è un omaggio all’uomo e al suo talento, e quel suo caratteristico “saltello” ripreso da Edoardo Pesce è un occhiolino a chi lo ha amato e lo amerà. Forza del film, oltre alla regia di Luca Manfredi, che lo ha scritto con Dido Castelli, e alla produzione di Sergio Giussani che hanno goduto della familiarità con Sordi, è il cast artistico, tutti attori bravissimi, tra questi: Pia Lanciotti (Andreina Pagnani); Alberto Paradossi (Federico Fellini); Paola Tiziana Cruciani (la madre di Alberto); Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso (rispettivamente le due sorelle e il fratello di Alberto); Giorgio Colangeli (il padre di Alberto); Martina Galletta (Giulietta Masina); Francesco Foti (Vittorio De Sica); Lillo Petrolo (Aldo Fabrizi); Gianpiero Ingrassia (Zambuto); e Ladyvette (Trio Lescano). Su tutti piace soffermarci su Alberto Paradossi, così autenticamente poeta come il primo Fellini.

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