Con Stefano Massini il palcoscenico italiano fa il giro del mondo
Amiamo il suo testo sulla giornalista russa Anna Politkovskaja “Donna non rieducabile”, specie se in scena c’è Elena Arvigo; ci piace “L’ora di ricevimento” che racconta di un professore disilluso e cinico in una scuola della banlieue francese, luogo di trincea contro ogni forma di degrado razziale, soprattutto nella versione diretta da Michele Placido con Fabrizio Bentivoglio; abbiamo applaudito al cinema “La prima pietra” per la regia di Rolando Ravello, commedia corale sulle intolleranze: ogni scritto di Stefano Massini unisce acuta osservazione della realtà, con alto valore di denuncia e sensibilità. Il suo valore autorale in questi giorni sta rimbalzando perché una sua pièce è risultata la migliore del 2019, a giudizio autorevole del Time. In particolare, si parla della sua “Lehman Trilogy”, un progetto nato dieci anni fa (era il 1 luglio 2010). Da allora questo testo ha fatto tanta strada. Debuttò a Parigi nel 2013 – dove si è aggiudicato il premio della critica francese – per poi riscuotere un grandissimo successo al Piccolo Teatro di Milano nella versione diretta da Luca Ronconi – nell’ultimo suo progetto alla regia – e conquistare Londra prima e poi volare a New York nella sua trasposizione curata dal premio Oscar Sam Mendes. Ad oggi se ne contano traduzioni e produzioni in tutto il mondo, dalla Spagna a Israele, dal Senegal al Canada. Ma è la versione di Sam Mendes a installarsi nel cuore di Broadway per 16 settimane consecutive al Nederlander Theatre. In seguito è per quattro settimane al Greary Theatre di San Francisco (dall’11 settembre all’11 ottobre 2019) e poi all’Ahmanson Theatre di Los Angeles per cinque settimane, dal 20 ottobre al 28 novembre 2019. Protagonista un cast stellare: Simon Russell Beale, Adam Godley e Ben Miles. Ma “Lehman” non è il solo progetto di Stefano Massini – che da anni ormai sì è imposto nel panorama internazionale come il drammaturgo italiano più rappresentato all’estero – che sta riscuotendo successo nel mondo in questo momento. Il 25 marzo debutta in Francia, alla celeberrima Comédie Française nel cuore di Parigi, un’altra sua pièce, “7 Minuti”, testo che in Italia dopo aver fatto tappa in tanti palcoscenici ha visto anche la versione cinematografica per la regia di Michele Placido e la presenza nel cast di Ottavia Piccolo, che lo aveva interpretato anche a teatro.