Covid-19, nel post lockdown arriva il saluto del porcospino

Una dotta parabola nota come “il dilemma del porcospino”, elaborata nel 1851 da Arthur Schopenhauer nel volume “Parerga e paralipomena”, racconta: “Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi dal gelo col calore reciproco. Il dolore provocato dalle spine li costrinse però ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno: di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. Finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione”.

Da questa storia un pool di universitari lancia un nuovo modo di salutarsi nella Fase 2 dell’emergenza Covid: con lo sguardo che viene richiamato da un movimento della mano che si porta al cuore, perché se l’esistenza ci fa “esseri”, è solo stando insieme che siamo “umani”. L’idea è riassunta nel cortometraggio animato #BEHUMANAGAIN e nel video-tutorial #Iosonoporcospino.

Il team è composto da studenti di diversi atenei – Luiss Guido Carli, La Sapienza di Roma, Accademia delle Belle Arti di Bologna, Accademia delle Belle Arti Macerata, Accademia delle Belle Arti di Roma, Conservatorio di Musica Luigi Canepa di Sassari e Roma Tre -, coordinati da Angelo Monoriti, avvocato e docente di negoziazione alla “Luiss”, ideatore e promotore dell’iniziativa, e da Maria Rita Parsi, psicopedagogista e piscoterapeuta, presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus.

Angelo Monoriti

Be Human Again, sii di nuovo sociale, ma alla giusta distanza! Quindi non pungerti, prendi esempio dal porcospino!

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