Giulio Pranno, giovane talento cresce!

“La mia passione per la recitazione è nata un po’ per caso. Mio padre spingeva che facessi teatro perché ero un po’ timido. Poi è capitato alla scuola media che hanno organizzato lo spettacolo ‘Sogno di una notte di mezza estate’ e ad un certo punto c’è stato un buco in cui nessuno sapeva cosa fare, così la professoressa mi ha spinto sul palco ed io ho improvvisato un balletto: tutti hanno riso e in quel momento ho capito che volevo fare l’attore”, così il 22enne Giulio Pranno, giovane protagonista del film “Tutto il mio folle amore” per cui è stato premiato nelle ultime ore sia col Premio Biraghi che col Premio Prospettiva, quest’ultimo conferito dal ShorTS International Film Festival, la manifestazione cinematografica triestina, dove è stato protagonista di una Masterclass online. “Tutti questi premi mi spaventano, devo tenere questo livello alto e non fare un passo indietro! Voglio essere un attore preparato, non mi interessa la fama”. I miei modelli? “Al primo posto tra gli stranieri c’è Leonardo DiCaprio: non ha sbagliato un film! Tra gli italiani, c’è Elio Germano che ieri sera ho conosciuto di persona ma che incontrai una volta sul trenino che passa sotto casa mia: io gli chiesi una foto, lui mi ha detto che era meglio una chiacchierata!”.

“Tutto il mio folle amore” è liberamente ispirato al romanzo “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas, sulla storia vera di Andrea Antonello, scrittore e pittore di Castelfranco Veneto diventato il simbolo dei ragazzi in lotta contro l’autismo. “Sono stato ospite di Andrea e ho portato un po’ di lui nel Vincent del film – racconta Pranno -. Gabriele Salvatores mi ha lasciato un po’ carta bianca. Aveva un po’ paura dell’esagerazione della mia recitazione fisica, ma si è fidato, mi ha assecondato e mi ha indirizzato con delicatezza”. La scena più difficile da girare? “Dal punto di vista fisico è stata la corsa tra i cavalli, dopo due/tre ciak sono svenuto!”. Nel 2021 Pranno sarà al cinema con “Security”, diretto da Peter Chelsom accanto a Marco D’Amore, Maya Sansa, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bilello, Silvio Muccino, Tommaso Ragno, Ludovica Martino e Beatrice Grannò.

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