“Adoro viaggiare ma detesto fare la valigia!”: Miriam Galanti si racconta on the road mentre gira con Dario Vergassola “Sei in un paese meraviglioso” in partenza su Sky
L’eclettica e solare attrice Miriam Galanti affiancherà Dario Vergassola nella nuova edizione di “Sei in un paese meraviglioso” in onda su Sky Arte (il martedì in prima serata dal 15 settembre) e su Sky Uno (la domenica alle ore 12 dal 20 settembre) per la regia di Luca Granato. Le parliamo al telefono durante uno degli spostamenti di questa avventura on the road.
Miriam, questo programma nasce nel 2015 lo stesso anno in cui ti sei diplomata al Centro sperimentale, cosa ti ha motivato ad accettare la conduzione?
“Adoro viaggiare e scoprire posti che non conosco. In più, il viaggio è sempre una crescita umana, ti arricchisce. Io sono un’attrice, ma mi piace condurre e presentare alcuni eventi, come quest’estate il Pesaro Film Festival“.
Sono 15 puntate, quali località ti hanno sorpreso di più per la loro bellezza?
“Ho scoperto e riscoperto tanti luoghi meravigliosi a partire dalla Puglia, che è bellissima, per passare in Val Camonica dai paesaggi montani che mi hanno molto colpita, fino alle Marche e in Toscana. Qui non ero mai stata a Pietrasanta. Tra Pistoia e Lucca, poi, siamo stati al Parco di Pinocchio con tante installazioni in mezzo alla natura, a tanti bambù, dove con Dario ci siamo riscoperti bambini a rincorrerci spensierati giocando ad acchiapparella e a tirarci la palla“.
Com’è il rapporto con Dario Vergassola?
“Sono felice del rapporto che abbiamo instaurato. Dario è un professionista incredibile, è impeccabile, sempre puntuale. Anche se è stanco, ha sempre il sorriso. Ho tanto da imparare da lui che mi aiuta e mi dà delle dritte. È simpaticissimo. È ironico e autoironico. È una persona con una grande profondità emotiva. È molto legato alla sua famiglia, ai suoi nipotini, a sua moglie, ai suoi amici storici delle elementari, del bar di Manarola. È legato ai valori più semplici e per me è la cosa più bella“.
Con lui hai in comune la felice conoscenza di Serena Dandini con cui hai lavorato nel reading “Ferite a morte”, hai avuto consigli da lei su come affrontare il suo humor durante il programma?
“No (ride, ndr). Serena Dandini non la conosco così tanto bene, nel senso che abbiamo fatto insieme questo spettacolo contro la violenza sulle donne che è stato veramente una cosa forte, anche perché ho avuto la fortuna di farlo a Mantova che è la mia città natale, ma io già vivevo a Roma. Quindi quando mi hanno chiamata ero doppiamente felice. Serena Dandini è fantastica. Durante i due giorni di prove è riuscita a creare il gruppo tra noi colleghe che non ci conoscevamo. Poi, l’ho vista miliardi di volte con Dario a ‘Parla con me’, programma che ho sempre seguito“.
Vergassola è il punto di riferimento di “Sei in un paese meraviglioso”, mentre diverse conduttrici femminili si sono passate il testimone in questi anni: adesso tocca a te, come ti vivi quest’avventura?
“Nel senso che è lunga solo una stagione?“
Sì, che non è facile essere riconfermate.
“Me la godo così e poi vediamo le cose come vanno. È chiaro che mi piacerebbe poterlo rifare, firmerei già adesso mentre stiamo ancora girando. Vero è che se loro non cambiassero sempre la conduttrice io non avrei avuto la possibilità di farlo. È anche bello che abbiano la voglia di cercare sempre dei volti nuovi, di cambiare un po’ le carte in tavola. Se poi l’anno prossimo decidono di fermarsi su di me, io accetto volentieri“.
In cosa si distingue “Sei in un paese meraviglioso” rispetto agli altri programmi di viaggi della tv italiana?
“Sicuramente una cosa bellissima per me che sono un’attrice è il fatto di avere un vero e proprio copione, con delle scene che giriamo un po’ vicino a ciò che è la fiction: raccontiamo il posto che vediamo instaurando un rapporto da sceneggiato tra me e Dario, che in alcuni punti però diventa anche improvvisazione. La narrazione è costruita ma sempre veritiera e realizzata on the road: molte scene sono girate in macchina“.
Sei tu al volante?
(Ride, ndr). “In teoria io e Dario ci cambiamo al volante: una volta guida lui, una volta guido io. Però diciamo che le mie doti da pilota non sono eccezionali, quindi alla fine guida quasi sempre Dario. A proposito ci sono molti aneddoti divertenti“.
Raccontamene uno.
“Era il mio primo giorno di set. Considera che io sono l’unica donna in tutta la troupe che è di circa 20 persone. Siamo in giro dal primo di giugno. Sono partita un po’ in punta di piedi, carina, adesso sono diventata un maschiaccio. Però immaginati il primo giorno, super emozionata, agitata e in quella prima scena dovevo guidare io. Le camere erano puntate. Io avevo un’ansia nera rispetto al mio primo giorno di set. Non ho ben visto un incrocio ed ho frenato un po’ bruscamente così Dario e il regista si sono un po’ spaventati. Io non avevo la confidenza che ho adesso per buttarla a ridere, così lì per lì ho pensato: ‘Ora mi cacciano subito!‘.”
Il programma si avvale di Autostrade per l’Italia, fai volentieri tappa negli Autogrill?
“Io sono sempre quella che chiede di fermarsi perché bevo tantissima acqua e ho un bisogno fisiologico di fare una sosta. Ma al di là di questo, per me viaggiare significa anche far tappa nei vari Autogrill e scoprire ristorantini particolari. In questo viaggio ne ho visti alcuni bellissimi come ad esempio uno della catena Eataly in Emilia Romagna, dalle parti di Faenza e Imola con un centro commerciale di livello“.
Fai anche shopping in Autogrill?
“In realtà parto con ottocentomila valigie e non saprei davvero dove mettere le cose! Poi mi piace più guardare che comprare, tranne se c’è un vino molto particolare del posto, in questo caso lo prendo molto volentieri, così come anche i biscotti. Però in Puglia abbiamo fatto la scorta di burrate: tappa a Foggia per portarle a Roma!“.
Questo mese lo hai tutto impegnato con le riprese di “Sei in un paese meraviglioso”?
“Sì, finiremo di girare a fine settembre“.
Cosa non può mancare in valigia per un viaggio on the road dalla Sicilia alla Valle d’Aosta?
“Io sono una contraddizione: amo viaggiare ma detesto fare la valigia, mi mette pressione! Quest’anno ho riscoperto delle scarpe da ginnastica con la para alta, quindi molto carine sia con uno short che con un vestitino anche semielegante: le abbini con tutto e sono molto comode. Mi stanno svoltando la valigia perché invece di quattro paia di scarpe ne porto solo tre perché queste mi funzionano per varie occasioni. Poi io ho l’inseparabile giacca di jeans, anche quella la trovo un passepartout fantastico per diverse occasioni! E, cosa che non può mancare per me, è la crema solare 50!“.
Pelle chiara, quindi protezione solare sempre?
“Sì!“.
Allora, buon viaggio su Sky!