La voce di Alexandra regala quel battito di cuore in più carico di emozioni
Ha una voce intensa che rapisce nel singolo “Fai parte di me” (Greylightrecords), così la contatto, ma mentre parliamo al telefono passa un’ambulanza. Lei è di Desio. Mi colpisce visto che la provincia di Monza e Brianza in questi giorni vive momenti difficili a causa del Covid-19. Cominciamo a parlarne e Alexandra, nome d’arte di Alessandra Galantino, mi racconta che in questo momento è a Monza, in quarantena a casa del fidanzato. “Sono risultata positiva, sono a casa del mio ragazzo. Un periodaccio, ma ce lo gestiamo. Ho avuto tre giorni la febbre, poi ho perso il gusto e l’olfatto e in quel momento ho detto: ok, facciamo il tampone. E appunto sono risultata positiva e quindi sono chiusa a casa del mio ragazzo. Non torno a casa mia da tre settimane e dormiamo ognuno in una stanza, è tutto un casino”. C’è qualcuno che vi aiuta? “A parte gli amici che ci vengono a portare le cose, io ho la mia mamma che va a fare la spesa e ce la porta perché se no diventerebbe proprio un delirio…”. Ho il dubbio se scrivere questo momento che sta attraversando, ma lei mi dice: “Credo sia importante far capire che sì è vero ci sono persone che stanno molto male e che comunque questa malattia può far tanto male, però è bene far sapere che ci sono altre persone che se la vivono in casa tranquilli e che riescono comunque a superarla anche così”. Il coraggio di Alexandra a questo punto si raddoppia ai miei occhi perché in “Fai parte di me” lei racconta una storia di prevaricazione di cui è stata vittima tra i banchi di scuola.
Alexandra, in “Fai parte di me” (Greylightrecords) che hai appena pubblicato parli di un’esperienza forte di bullismo che ti ha segnato da giovanissima. Vuoi dirmi di quel periodo, come l’hai superato e quando hai deciso di comunicarlo con una canzone?
“Quel periodo lì era alle medie dove avevo i compagni che, anche se forse è normale ma non è corretto, mi prendevano in giro e io la prendevo in modo molto brutto e negativo: ero additata perché ero molto magra. È una cosa che io in realtà non ho mai detto a nessuno, nel senso che facevo finta di nulla, cercavo di gestirmela da sola come cosa fino a quando poi non sono riuscita a raccontare questa storia e le persone a cui l’ho raccontata hanno deciso di scriverci sopra una canzone, rendendo perfettamente tutto quello che pensavo e di cui avrei voluto spogliarmi“.
Nel videoclip di “Fai parte di me”, dove ti si vede a mezzobusto, prima ti denudi e poi ti strucchi. Il significato è che tante cattiverie subìte ti hanno fortificata ed oggi sfidi il mondo presentandoti così come sei?
“Sì, lo spogliarsi di tutto quello che ha fatto male, di tutto quello che non ti fa vivere tranquillo e felice. Ognuno deve accettarsi per quello che è, anche se è una frase fatta. Ognuno è bello come è. Siamo tutti belli così come siamo, siamo tutti diversi e particolari. Dobbiamo solo essere fieri di noi stessi“.
Sarà una frase fatta, ma non si deve mai finire di ripeterlo perché si deve dare forza a chi subisce angherie e non ha la forza di reagire.
“Mi auguro di dare forza con questa canzone, anche solo un poco di speranza a tutti coloro che si guardano allo specchio e non si accettano“.
Hai una voce bellissima, intensa che hai curato piano, piano negli anni. All’età di cinque anni ti sei unita al “Coro dei piccoli cantori di Milano” per poi proseguire con gli studi di canto fino ai sedici anni quando un insegnante ti fa desistere perché ti disse che non saresti mai diventata una cantante. Un percorso tutto in salita ma poi riprendi in mano le redini del tuo percorso musicale ed entri all’Accademia Mas Music Arts & Show di Milano: cos’è per te la musica?
“Per me la musica è un semplice battito di cuore. Ogni battito che abbiamo rappresenta un ritmo, quindi noi viviamo di musica. Io sono nata in una famiglia dove la musica si è sempre ascoltata. Il mio papà ascolta il rock tuttora, mia mamma il soul, il jazz. Quindi anche questo avrà un po’ influito. Però per me la musica è tutto quello che nessuno ti può toccare, una bolla, un posto magico“.
Tu quale musica ascolti e quali sono i tuoi artisti di riferimento?
“Io ho sempre ascoltato cantautorato italiano, poi appunto moltissimo rock, jazz, soul. Diciamo che se proprio devo prendere un idolo per me è Mina, nel senso che ovviamente Mina è Mina. Potessi essere anche solo un decimo della sua bravura credo che sarebbe già arrivare da qualche parte!“.
Qual è la sua canzone che avresti voluto cantare tu o quella di cui vorresti farne una cover?
“In Accademia una volta avevamo il compito di cantare ‘Amore unico amore’ che ha fatto lei, quella canzone lì l’ho amata, anche se è una delle ultime però per me significa davvero tantissimo. Sono riuscita proprio a farla diventare mia in tutti i sensi sia di significato che… va be’ come la canta lei…“
L’hai registrata?
“No, non c’è neanche un file della mia interpretazione. Sarebbe bello fare una sua cover, però allo stesso tempo è anche un po’ intoccabile, quindi ho anche un po’ paura…“.
Oltre a cantare, scrivi anche canzoni?
“Io scrivo qualcosina, però non mi sento ancora pronta per tirare fuori quello che ho dentro. Lo sto facendo piano piano. Sicuramente è un percorso, per ora le canzoni non le scrivo. Un giorno forse riuscirò a tirar fuori quello che ho nel cassetto!“.
Suoni qualche strumento musicale?
“Sì, da piccolina ho fatto quattro anni di pianoforte che poi ho mollato perché, diciamo, non era il periodo giusto per imparare. Adesso con l’Accademia sono quasi tre anni che sto studiando di nuovo sempre pianoforte, con cui mi accompagno un pochino“.
Come proseguirà il tuo progetto discografico?
“Ci saranno altri singoli che faremo uscire in un anno. All’inizio l’idea era di fare un album, poi abbiamo cambiato, abbiamo detto: facciamo uscire una canzone ogni tot in modo da farlo diventare un progetto un pochino più ampio e poi, in base a quello, vediamo se far uscire un ep o tirare fuori un album vero e proprio”.
Quanti anni ancora devi stare in Accademia?
“Sono all’ultimo anno. In tutto sono tre anni“.
C’è il diploma finale?
“Se la quarantena ci facesse tornare in sede… però adesso stiamo studiando da casa“.
Immagino che adesso non vedi l’ora di ristabilirti in salute e forse non è più una domanda appropriata, ma hai 23 anni e mi chiedevo quale fosse il tuo desiderio più grande…
“Penso che sia quello di poter regalare emozioni a più persone possibili, poter trasmettere qualcosa che sia anche solo un sorriso, un battito di cuore in più“.
Alexandra, infinite grazie. Ascoltando la canzone “Fai parte di me” e parlandoti io “quel battito in più” di emozioni l’ho avuto!