Laura Pausini: “Nomination Oscar? Continuo a chiedermi perché è capitato a me!”
“La canzone ‘Io sì/Seen’ ora sta esplodendo nelle radio americane, quando all’estero cominciano a cantare te e per di più in italiano, allora cominci un pochino a tiratela devo dire!“, Laura Pausini è sempre esplosiva, ora si emoziona, ora si commuove, ma è sempre un diluvio di trasmissioni di sentimenti belli e genuini. “Che significa per te avere la responsabilità di portare la canzone italiana nel mondo?” suona la domanda che in queste ora i media, soprattutto americani, continuano a rivolgerle dopo l’annuncio della sua nomination Awards agli Oscar 2021 nella categoria Best Original Song con il brano “Io sì/Seen” (Atlantic/Warner), tema centrale del film “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti, con Sophia Loren, a due settimane dalla vittoria dei Golden Globes celebrata con l’esibizione al festival di Sanremo. “Volevo ringraziare Sophia tantissimo, è lei che ha detto ‘chiamate Laura Pausini’. Per la prima volta mi sono fatta dirigere anche nella parte cantata. Edoardo mi chiedeva, ad esempio, una frase più forte, se la cantavo troppo sottile. Voglio ringraziare Niccolò Agliardi che quest’estate ha accettato di starmi accanto in questo progetto, rendendo in italiano il testo di Diane Warren (undici nomination agli Oscar ma mai una statuetta, ndr). Ringrazio Palomar e Netflix che hanno voluto questa canzone in italiano in tutto il mondo. Voglio dire grazie alla Bmg e alla Warner. Grazie a tutti quelli che mi stanno accompagnando in questa avventura. Questa nomination è più travolgente che mai a livello emotivo, perché è molto importante anche per il nostro paese e per la cultura italiana. La canzone e il film sono dedicati alle persone che si sentono perse, abbandonate, senza protezione. Uno stato d’animo che conosco e che oggi più che mai vive in molte persone a causa della pandemia. Ma la speranza è l’insegnamento che questa canzone e questo film si sono proposti di dare come tema principale. Nella canzone canto ‘Quando essere invisibile/È peggio che non vivere’ e sentirsi invisibili oggi è facile. Anche per questo, in maniera particolare, ringrazio l’Academy“.
Cosa ci sarà dopo l’Oscar? – “Sono disciplinata come un’atleta. Queste sono cose talmente più grandi di quelle che immaginavo che a volte mi sento piccola. È una sorta di sfida con me stessa. Mi chiedo: sei sicura di prenderti questa responsabilità? Io non so dire di no. Non voglio arrendermi. I premi sono bellissimi, ma significano anche qualcosa. La nomination un po’ mi spaventa. Io sono una donna che ha molte cose di quella ragazzina che è andata a Sanremo a 18 anni. Ho imparato tanto, ma ho la stessa ansia e le stesse paure, e lo stesso modo di gioire è uguale ad allora. Le cose diventano sempre più grandi ed importanti perciò mi sento piccola e mi chiedo se sono in grado di fare questo mestiere in questo modo. Io canto come al principio, il mio modo è sempre lo stesso di quando cantavo nei pianobar. Ci siamo dovuti adattare ai cambiamenti nel mondo della musica che a volte non sono legati propriamente alle qualità artistiche, ma tutti questi cambiamenti negli anni mi hanno spesso spaventata, però ogni volta che mi spavento mi butto e non mi tiro indietro. Ho paura che tutto finisca, non la voce e la canzone, ma tutto quello che è traguardo, questa è la cosa che a me spaventa di più. Adesso mi chiedo: cosa c’è dopo gli Oscar? La mia risposta? Adesso, come sempre, dico c’è il pianobar e la terrazza di Solarolo (in provincia di Ravenna dove è cresciuta, ndr), il principio deve essere sempre questo. La gente si aspetta di più e io mi aspetto di più da me. La sfida porta entusiasmo, ma anche il piccolo dramma con me stessa. All’estero quello che mi dà più la forza è che i giornalisti di diversi paesi dicono tutti la stessa cosa sulla forza della mia voce. Io nasco fragile e impaurita e lo sono ancora molto. Tutti questi traguardi mi danno da spingere sull’acceleratore per vedere cosa ho da dare. Bisogna lavorare duro sempre. Io vi posso piacere o no come cantante, ma come persona sono così. Non sono ‘wow’, sono io. Io mi sento orgogliosa di essere italiana e di condividere questo momento con tutti gli italiani. Ho paura di non darvi quello che vi aspettate. Solo sul palco, che mi manca, mi sento tranquilla“.
No all’improvvisazione artistica – “Oggi tutti si cimentano a fare musica ma non sono cantanti e a scrivere ed intervistare ma non sono giornalisti. La mediocrità non serve a nessuno. Ognuno dovrebbe scoprire il proprio talento!“.
La contraddizione di vivere un bel momento in tempi di Covid – “Ancora oggi quando mi chiama Pippo Baudo vado in ansia, sono più tranquilla quando chiama Beyoncé. Mi sono dovuta un po’ istruire su questo. Le star sono tali se hanno talento perciò sono differenti e speciali. Prima vivevo con agitazione l’incontrare persone famose e continuano ad essere quelle italiane quelle che mi fanno più agitare. I cartelloni con la mia immagine li vivo con tachicardia, perché mi dico: adesso ho questo, poi? C’era un tempo che mi sentivo in colpa ad avere questo successo e sono andata dalla psicologa. Adesso non ho risposte sul perché io vivo questa cosa così grande in tempo di pandemia. Mi chiedo se se lo chiede mia figlia Paola. Se dovessi vincere l’Oscar? Me lo chiedo dalla rosa dei 15. Se vinco non c’è un altro premio, bisogna che ce lo inventiamo noi! I miei compagni di scuola mi hanno scritto che ora mi mancano solo le Olimpiadi, ma quello non si può fare. Adesso sono molto confusa. Ho fatto molte interviste con gli americani e sono tutti entusiasti di questa canzone. Mi sento fragile di fronte a questa realtà. Siamo tutti chiusi a causa del Covid, è una contraddizione così grande: come la vivo? Ne ho parlato con la mia famiglia e gli amici e loro dicono che è proprio in un momento così che dobbiamo vedere la parte più positiva. Mi faccio spronare dai loro pensieri“.
Per la nomination la figlia ha chiesto alla mamma di collegarsi con la sua classe – “Paola (8 anni, ndr) mi ha detto che già sapeva della nomination, ma aspettava me lo dicessero in tv. È contenta. Ha voluto subito che lo dicessi alla sua classe. Paola ha i suoi gusti musicali. Sta cercando i suoi mondi artistici, ora vuole sapere moltissimo di cinema. Abbiamo avuto un dialogo serio sul significato del film ‘La vita davanti a sé’ ed ora vuole sapere tutto di Sophia Loren, anche se alcuni suoi film mi sembra un po’ presto farglieli vedere. Mi piace la sua fantasia, la sua capacità di sognare e inventare. Disegna, scrive, fa coreografie via zoom con le amiche. Per loro credo sia importante non ricordarsi solo delle negatività di questo momento, devo insegnarle a vivere questa cosa senza impaurirsi se non finisce“.
In caso di vittoria la dedica è per il papà – “Non mi sono mai scritta discorsi. Questa nomination la dedico al mio babbo (Fabrizio Pausini, ndr) perché ho cominciato con lui che è musicista e cantante. Ha cantato con le orchestre, anche con Raoul Casadei che ci manca tanto. Quando ero adolescente, ha provato a lasciare la certezza delle orchestre ed aprire una sua carriera facendo pianobar con un suo collega. A quel punto il suo repertorio era quello che lui voleva cantare e quello che il pubblico voleva ascoltare. Ho conosciuto così la musica. Mi ha insegnato che le canzoni al di là della musica arrivano quando hanno un messaggio. Al mio ottavo compleanno al ristorante Napoleone di Bologna che non c’è più, mi ha chiesto quale regalo di compleanno volessi e io ho detto un ‘microfono’ e quella sera abbiamo cominciato qualcosa di unico che è qui e che è insieme. Io volevo fare la cantante di pianobar e lui mi ha detto che i miei sogni erano troppo piccoli. Io non ho mai neanche sognato di andare a Sanremo. Questa nomination la dedico a quell’uomo lì che probabilmente meritava più di me“.
Sanremo – “La Rai più volte mi ha chiesto di fare il Festival, una volta con la Cortellesi, un anno con Bonolis. Io sinceramente non lo so. Finora non ho accettato. Sicuramente non farei la direzione artistica, io sono molto plagiabile, ho i miei preferiti, non sono in grado di fare un cast come si deve, metterei solo i miei amici. Sanremo 2022 comunque no, vorrei uscire con un disco. Sanremo bisognerebbe farlo in un momento che sia io che Paola siamo libere e vogliamo andare a fare qualcosa di speciale per la musica“.
Notte degli Oscar – Dopo l’annuncio delle nomination, entra nel vivo, quindi, il countdown verso la Notte degli Oscar, che si terrà domenica 25 aprile al Dolby Theatre di Los Angeles (in presenza e in digitale). Tra i candidati, oltre a Laura Pausini, c’è “Pinocchio” di Matteo Garrone che ha ottenuto due nomination, una per i costumi (Massimo Cantini Parrini) e una per il make up (Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti). Sarà possibile seguire la diretta della 93esima edizione degli Academy Awards su Sky.
La preparazione atletica per la cerimonia – “Bisogna essere in forma sempre. Sono l’unica che è dimagrita durante il lockdown! Bevo drenante invece dell’acqua. Faccio il tapirulan e ballo inventandomi coreografie“.
L’abbraccio di Laura Pausini all’Italia – “Sarebbe bello prendervi tutti per mano, farò il possibile per rendervi orgogliosi, dare il meglio di me, non dire parolacce ed essere all’altezza della situazione“.