Giallo: “Mi piace far coincidere le mie canzoni con quello che sono”
“Sto finendo l’università a Londra, mi laureo tra un paio di settimane in Economia e Scienze dello Sport. Quest’ultimo anno era tutto studio in remoto e mi son detto ‘ho voglia di cambiare un po’ d’aria, voglia di mare e voglia di caldo’ e mi sono trasferito a Malta. Poi pianifico di rientrare in Italia per quest’estate se si sblocca un po’ la situazione per suonare live. Inoltre mi sto muovendo per iscrivermi ad un’Accademia di musica“. In ballo ci sono la Music Academy di Bologna e il Cpm di Milano per Giallo, l’artista 23enne di cui in radio stiamo ascoltando il brano “Minerva”.
Giallo, stai completando gli studi a Londra, ora sei a Malta, ma sei vissuto per tanto tempo ad Ivrea e sei di Brescia. A quale di questi territori s’intreccia di più la tua vocazione musicale?
“Londra ha una sua importanza perché è dove ho passato gli anni in cui ho cominciato a scrivere. Spesso l’ispirazione arriva anche dai ricordi d’infanzia, quindi sia Ivrea che Brescia. Qui sono stato molto poco, ma ho dei ricordi molto belli, quindi spesso m’ispiro anche alle terre della Lombardia per i miei pezzi“.
A cosa ti sei ispirato per il tuo nome d’arte che si rifà ad un colore solare?
“Appena nato mia sorella Sofia ha proposto ai miei genitori di chiamarmi Giallo, ma loro mi hanno chiamato Samuele. In ogni caso Giallo è un nome che mi ha sempre accompagnato sin dall’infanzia, quindi l’ho trovato in linea con il mio personaggio artistico: mi piace far coincidere le mie canzoni con me stesso e volevo qualcosa che mi rappresentasse appieno. In più è un colore, come dicevi, solare, felice e mi piace averlo“.
In radio risuona la tua “Minerva”, simbolo di musica, cultura, arte. Vuole essere una sorta di tuo manifesto artistico?
“È una canzone nata dalla confusione. Inizialmente voleva essere un manifesto artistico, un brano dedicato alla musica. A questo si sono sovrapposti degli avvenimenti di quel periodo, era la primavera del 2019. Così le immagini si sono sovrapposte: da Minerva figura della musica ha assunto anche i connotati delle persone che mi stavano vicino in quel periodo“.
Tra queste persone c’è anche una Minerva che ha fatto breccia nel tuo cuore?
“Sì, ma mi mette un po’ in soggezione… C’è stata una ragazza con cui ci siamo frequentati in quel periodo e con cui parlavamo molto e che mi ha aiutato a far uscire anche tutte le tematiche che ho trattato in Minerva“.
Nel videoclip di questo brano utilizzi uno stile da cartoon, così come in quello del precedente singolo “Spettatori”. Da dove deriva questa idea?
“Mi piaceva che questi primi brani fossero un po’ una nascita artistica per me, quindi volevo rappresentarlo anche a livello cinematografico, visuale. Infatti il video ‘Spettatori’ nasce con uno stile in stop motion, quindi con disegni fatti a mano, mentre il video di ‘Minerva’ è girato come se fosse uno short film con un effetto cartonizzato. Pian piano con i prossimi videoclip mi voglio sempre più avvicinare a uno stile reale. L’idea è di avere questa progressione“.
Stai preparando il tuo primo ep. Come sta procedendo il lavoro?
“Bene. Il 28 maggio farò uscire il mio terzo singolo, ‘La teoria dell’universo’, e tra qui e l’estate, quindi agosto, usciranno altri due singoli che andranno a comporre l’ep di cinque brani“.
Tra tutti i testi che hai scritto, non solo quelli editi, c’è una strofa che ti rispecchia di più come artista e uomo?
“Scrivo molto e ho tantissime strofe per la testa. Ho preso il primo taccuino sottomano sul quale scrivo canzoni e te ne leggo una che riflette il fatto che mi sono trasferito da poco a Malta che mi sembra azzeccata sia per questo luogo che per me: ‘Le isole hanno scelto un posto intelligente perché sanno stare sole ma farsi fare la corte’.”