Brunacci, inconsapevolmente romantico
Dalla tua città Arezzo ti sei trasferito a Firenze per studiare Economia aziendale con un bagaglio che includeva la tua chitarra: la musica è la tua fida compagna da sempre? “In realtà, per la situazione Covid non mi sono trasferito come avrei voluto. Faccio avanti e indietro per le lezioni da Arezzo a Firenze. La mia passione per la musica è sempre presente, forse più di prima“. È il cantautore Brunacci, inconsapevolmente romantico, ora in rotazione col singolo “Film d’animazione”.
Hai 19 anni, a che età la chitarra e la musica sono entrate nella tua vita?
“Ho iniziato a suonare a 15 anni da solo in camera. A forza di impegno e fatica ce l’ho fatta ad imparare, ancora non sono bravissimo, però sono riuscito ad accompagnare le mie canzoni, i miei testi e, soprattutto, il canto che è quello a cui tengo di più“.
Dalle tue parole si evince una persona modesta… Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti?
“Io mi sono sempre considerato poco modesto. Ho sempre provato ad essere umile. Io penso di essere una persona egocentrica e anche testarda. Però sono buono, gentile, ragionevole“.
Hai studiato al Liceo classico. Il brano da poco uscito “Film d’animazione” racconta la magia negli occhi di un bambino: è una canzone che nasce sulla scia dello studio della poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli?
“Avendola studiato probabilmente mi ha influenzato inconsciamente, perché non c’ho pensato all’inizio, però capisco che possa sembrare il fanciullino di Pascoli. In realtà, è un altro concetto ancora che si basa su Walt Disney, cioè il discorso del film d’animazione che trasforma la realtà che non è che inganna il bambino, perché le cose brutte esistono nel film d’animazione, gli dà solo la speranza che poi quelle cose si risolvano. Alla fine in un film d’animazione cosa succede? Lo inizi che sai già che andrà a finire bene. In un certo senso è l’attitudine che dovremmo avere verso la vita: non il fatto di pensare che tutto andrà bene ma che alla fine tutto si risolverà, perché non è detto che nel mezzo del film o nel mezzo della vita non succeda qualcosa anche di catastrofico, ma poi trova sempre il modo per essere comprensibile quello che è successo, che poi alla fine risulta giusto“.
Da quello che dici è una canzone che è un po’ la tua filosofia di vita, ma il titolo, “Film d’animazione”, e il fatto che hai citato Disney rivelano anche il tuo amore per i cartoons?
“Sì, io ho sempre amato i film d’animazione sin da piccolo, non sono troppo grande, quindi fino ad adesso, ma penso che li amerò anche a 50 anni, non ho veramente problemi perché a parte lo stile cartoon, molti di questi cartoni, di questi film racchiudono in sé delle morali, degli insegnamenti molto importanti. Quindi penso che sia veramente importante continuare a vedere questi film per rimanere bambini, non nel modo di essere, ma nell’attitudine, non nelle abitudini che è diverso. Io penso che ognuno di noi crescendo ha quel bambino interiore che deve essere accudito, non bisogna scordarsi della propria parte giocosa“.
Tra i film d’animazione, ne hai uno preferito?
“Probabilmente ‘Hercules’, perché mi ha sempre affascinato la mitologia greca, avendo fatto anche il liceo classico“.
È una figura molto particolare Ercole, perché è metà uomo, metà dio…
“Poi prima non è un eroe, diventa un eroe, però tramite anche comunque scherni da parte degli altri. Quello che mi piaceva di più è che lui è il migliore di tutti e, proprio perché era il migliore di tutti, veniva deriso e quindi in un certo senso mi rivedevo per il mio egocentrismo e mi piaceva“.
Prima di “Film d’animazione” è uscito “Ombrello giallo”. Mi racconti i tuoi singoli fin qui?
“Il primo singolo che ho fatto, ‘Maddame’, è iniziato un po’ per gioco, la classica canzone d’amore, poi l’ho continuata seriamente ma non pensavo di pubblicarla, quindi è l’apripista. ‘Amare e bene velle’ proprio per continuare il progetto l’avevo ideata innanzitutto per l’estate, poi non siamo riusciti a farla uscire d’estate ed è diventata una canzone da tutto l’anno, quando era una canzone che simboleggiava la confusione degli adolescenti in vacanza, quindi la confusione degli innamorati: vai in vacanza e un innamoramento o un volersi bene si scambia facilmente perché le passioni sono molto più forti. Quindi mettevo in guardia, diciamo. ‘Ombrello giallo’ è la canzone che più mi rispecchia ed è stata anche quella che ha avuto più successo, e non mi sorprendo di questo, perché parla della situazione di molte persone, ovvero del non trovare quella persona che ti rispecchia, in cui ti rivedi. Non è una canzone per qualcuno, è proprio quello il lato divertente: è una canzone per nessuno e la canzone per nessuno mi piace perché le persone possono rivedersi loro stessi, perché parte proprio con la frase ‘per te che non esisti’, proprio perché non esiste eppure mi opprime, perché alla fine tutte le persone sanno che questa persona ideale che si immaginano, questo amore ideale, alla fine lo paragonano con tutti quelli che incontrano per la vita, anche se magari questo amore ideale non esiste, non lo hanno mai visto eppure diventa, ‘un metro di paragone’, come dico, di tutta l’umanità’. Alla fine pensi ad una ragazza, pensi ad un ragazzo e ti immagini quello che in realtà vorresti tu e quello che vorresti tu però chi è? Com’è? Non esiste, eppure ti opprime tutta l’esistenza se non lo incontri. Poi si basa anche su ‘How I Met Your Mother’ che mi ha colpito molto e l’ombrello giallo è il simbolo di questo amore che il protagonista non sa chi sia“.
Solo di “Ombrello giallo” hai fatto il video?
“Sì, perché avendo fatto poche canzoni, ci siamo evoluti molto presto, abbiamo fatto un grande salto facendo il video, poi siamo anche stati accettati da Vevo, quindi una grande soddisfazione, magari in futuro forse persino di ‘Film d’animazione’ riusciremo a fare qualche video“.
Quale sarà la tua prossima tappa discografica?
“Adesso vado a Milano e continuiamo a fare le canzoni. Ne abbiamo tre lì, lì per essere pronte, dobbiamo decidere se farle uscire singole o ep, comunque abbiamo il materiale su cui lavorare“.
Progetti per quest’estate? Qualche live misure anti-Covid permettendo?
“Ci stiamo organizzando per provare a fare qualcosa sia nella mia città, ad Arezzo, sia per qualche apertura o piccolo live. Ma bisogna ancora andare cauti“.
Se ti chiedo la strofa di una tua canzone che più ti descrive in assoluto, cosa mi canti?
“Ti canterei qualcosa che non è uscito, quindi probabilmente non potrei… e tra quelle che sono uscite ‘affogo nell’egocentrismo, affogo dentro me’: è quella parte di ‘Ombrello giallo’ finale che è proprio autobiografica!“.
IL TESTO DI “FILM D’ANIMAZONE” – BRUNACCI
Da bambino forse ero più vero
Un po’ stupido, ingenuo ma sincero
Senza avere paranoie per la testa
Forse pensavo solo meno.
Quando tutto sembra interessante
Chiedi ai tuoi come funziona la corrente
Guardi fuori e ti stupisci della pioggia
E passi ore a fare niente
Con la paura dell’irrazionale
Tipo le ombre che nel buio sono strane
O con i mostri sotto al letto
Non nel riflesso dello specchio
Ma
Se ti scordi di ridere ancora
Pensa quando giocavi sola
Con la luce sotto le lenzuola
Creavi storie e non pensavi di fare una storia
Dicevi quello che volevi dire
Facevi quello che volevi fare
Senza pensare troppo alle parole
Si risolveva tutto come in un Film d’animazione
Su chiedile il colore che le piace
A volte è bello approcciare sottovoce
E raccoglievi a testa bassa un fiorellino
E diventavi rosso come il colore preferito
Adesso pensi rovini quell’istante
E non ti accorgi che nel mentre il tempo scorre
E ti lamenti sempre un po’ di tutto
Che tu sai sempre cosa fare e cosa è giusto
Se ti scordi di ridere ancora
Pensa quando giocavi sola
Con la luce sotto le lenzuola
Creavi storie e non pensavi di fare una storia
Dicevi quello che volevi dire
Facevi quello che volevi fare
Senza pensare troppo alle parole
Si risolveva tutto come in un Film d’animazione
Ma ci ripensi e a denti stretti, sono momenti, vai in mezzo ai resti della felicità
Anche di angosce, di urli e botte, di porte rotte, pianti di notte succede a quell’età
Ridendo menti, ricordi vecchi di sogni spenti, Ma a essere onesti ti hanno portato qua
False risposte, realtà corrotte, cerchi la fonte e vuoi la sorte della tua vita ma
Se ti scordi di ridere ancora
Pensa quando giocavi sola
Con la luce sotto le lenzuola
Creavi storie e non pensavi di fare una storia
Dicevi quello che volevi dire
Facevi quello che volevi fare
Senza pensare troppo alle parole
Si risolveva tutto come in un Film d’animazione