“Verso la notte”, quando l’amore autentico diventa invivibile

Un’indagine sulle impercettibili sfumature delle parole, dei gesti e dei silenzi tra due anime gemelle che si riconoscono, ma non sanno vivere in armonia col mondo: bellissimo, vero, autentico “Verso la notte”, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore lucano Vincenzo Lauria, classe 1973, qui al suo esordio nel lungometraggio. La macchina viva, a spalla, vicina agli attori Duné Medros e Alireza Garshasbi, che interpretano la lei e il lui della storia, illumina fragilità, debolezze ed ansie di una coppia di innamorati che finiscono per crearsi un nido d’amore asfissiante. Roland Barthes, in “Frammenti di un discorso amoroso”, scriveva: “Fastidio. Sentimento di moderata gelosia che coglie il soggetto amoroso quando vede che l’interesse dell’essere amato è catturato e distolto da persone, oggetti o azioni che ai suoi occhi agiscono come altrettanti rivali secondari”. Cosa c’è di sbagliato nell’essere in sintonia sia nella coppia che col mondo? Perché l’amore si fa gelosia e possesso anche quando si parte dalla bellezza e genuinità di questo sentimento? Risposte il film non ne dà, ma intreccia l’incontro di Hesam e Mehran alla vita di Anna (Paola Toscano) che fa da specchio ad emozioni ineffabili. Hesam è l’operatore di ripresa di Mehran che vuole raccontare la vita di una senzatetto dai modi, al tempo stesso, eleganti ed inquietanti mentre si aggira tra un cassonetto e un mercatino dell’usato in cerca di vestiti attraverso le strade di Roma, che fa da cornice a questa storia meravigliosamente intima e tormentata. Il film, presentato alla 66esima edizione del Taormina Film Fest nella Sezione Indieuropea dove ha vinto il Premio del pubblico di MYmovies, sarà nelle sale italiane dal 9 dicembre distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione. Da non perdere.

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