Filming Italy Los Angeles, l’appello di Gabriele Muccino e Salvatore Esposito per la sala cinematografica
“Sono ottimista che i film italiani viaggeranno anche in sala oltre che in piattaforma”, sotto la buona stella di Gabriele Muccino è cominciato il conto alla rovescia della settima edizione del Filming Italy Los Angeles che si terrà dal 28 febbraio al 3 marzo a Los Angeles. “Sono molto felice di poter tornare a Los Angeles con un festival che si terrà al 50% dal vivo e per l’altra metà in digitale grazie alla piattaforma streaming MyMovies – dichiara Tiziana Rocca, ideatrice e direttore artistico del festival -. Quest’anno ci concentreremo su alcune tematiche sociali che ritengo particolarmente importanti, come i diritti umani e le pari opportunità, la valorizzazione delle donne nel mondo lavorativo, soprattutto in quello del cinema, e poi ancora le problematiche ambientali che stanno affliggendo il Pianeta minacciando il futuro dei giovani. Nel vastissimo programma del festival, avremo più di 50 titoli tra film, serie televisive, cortometraggi e docu-film italiani, molti dei quali ancora inediti in tutto il mondo. Abbiamo organizzato 26 masterclass e diversi panel con tantissimi ospiti e artisti italiani e internazionali, in cui affronteremo il futuro della settima arte, messo così a repentaglio dalla pandemia e dal lockdown. Dedicheremo una maratona speciale a Gabriele Muccino, una giornata in cui lui stesso presenterà la sua biografia ‘La vita addosso. Io, il cinema e tutto il resto’”. “Anche per l’edizione 2022 di Filming Italy Los Angeles – afferma Emanuele Amendola, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles – presenteremo il premio IIC Los Angeles Creativity Award, riconoscimento all’eccellenza italiana nel mondo in ogni ambito creativo e che consiste in un’opera originale creata per noi dal noto artista e stilista Emilio Cavallini, ispirata alla volta del Pantheon di Roma. Il premio sarà consegnato a Gabriele Muccino”. “Questa manifestazione – sottolinea Luciano Sovena, presidente di Roma Lazio Film Commission – è importante per far conoscere il prodotto italiano. Da sei anni la Regione Lazio lancia l’invito affinché vengano girati i film sul suo suolo stanziando 10 milioni di euro ciascun anno per coproduzioni tra società italiane e straniere”. “Questa manifestazione – osserva Giancarlo Leone, presidente Apa (Associazione produttori audiovisivi) – è un punto di riferimento. Il suo punto di forza è il non porre più steccati tra il prodotto cinematografico e quello più audiovisivo, con la presenza di grandi registi e produttori in grado di usare entrambi i linguaggi, con strumenti distributivi che ormai si sono moltiplicati”. Il Filming Italy Los Angeles si aprirà con un’esibizione live del Volo sul palco dell’Harmony Gold Theater, un recital dedicato al Maestro e compositore premio Oscar Ennio Morricone. Il presidente onorario di questa edizione sarà Giancarlo Giannini, per il quale nel 2020 proprio il Filming Italy Los Angeles si è fatto promotore dell’assegnazione della stella – la XVI italiana – sulla Walk of Fame di Hollywood. Tra le perle del festival la proiezione del documentario “Underwater – Federica Pellegrini”, diretto da Sara Ristori. “È stata una bellissima avventura, un bellissimo progetto nato con l’intenzione di filmare l’anno di preparazione della quinta olimpiade di Tokyo 2020, che poi si è tenuta nel 2021, protraendosi per un altro anno – dichiara la campionessa Federica Pellegrini –. Il desiderio è di sottoporre all’attenzione di tutti il sacrificio degli allenamenti, la fatica di uno sportivo che non è di fatto conosciuta”. Per supportare le donne del mondo del cinema, Women in Film, Television & Media Italia presenterà tre cortometraggi/opera prima di alcune sceneggiatrici, attrici e produttrici di talento: “Captain Didier” di Margherita Ferri; “Haiku on a Plum Tree” di Mujah Maraini Melehi; “La Napoli di mio Padre” di Alessia Bottone che felice dichiara: “È una piccola opera che non pensavo facesse il giro del mondo”. Tra i talent italiani spicca Salvatore Esposito con la quinta stagione di “Gomorra”: “Portare l’italianità dove il cinema è vissuto come industria per noi che lo viviamo ancora da artigiani è bello. Bisogna sognare in grande. Sosteniamo la sala cinematografica che è la giusta casa dei grandi film”.