Quattro protagonisti dal candore disarmante nel film “Amleto è mio fratello”

L’inclusione passa dal palcoscenico. Ne è prova il bellissimo film di Francesco Giuffré che, dopo aver lavorato per cinque anni in teatro con i diversamente abili, sceglie di portare la loro purezza al cinema. Dal 31 agosto nelle sale c’è “Amleto è mio fratello”, che è un omaggio al teatro e al suo potere di abbattere ogni steccato di pregiudizio verso il disagio psichico. Protagonisti sono quattro suoi allievi – Paolo Vaselli, Andrea De Dominicis, Carlo Di Bartolomeo, Paolo Giliberti – che mettono in scena la loro reale passione per il teatro in una storia che li vede scappare da Roma a Napoli per poter affrontare un provino su un testo di William Shakespeare. In questa che si rivelerà una rocambolesca fuga incontreranno tanti personaggi stravaganti a cui regaleranno un sorriso e da cui loro riceveranno aiuto per raggiungere la meta agognata senza arrendersi mai di fronte ai vari ostacoli che si presenteranno. Tra risate agrodolci e schiette, la commedia infrange lo stigma verso la malattia mentale. In una nota stampa il regista, che è anche autore del soggetto e della sceneggiatura (quest’ultima scritta a quattro mani con Pierluigi Belloni), dichiara che il film “nasce dall’idea di raccontare un argomento molto spesso relegato in un angolo, scomodo e a volte disturbante: il disagio psichico. Il film non vuole insegnare o dare giudizi, ma solo raccontare il mondo e i sogni di quattro ragazzi speciali, cercando di smontare i preconcetti sulla malattia mentale. Un progetto dove l’inclusione e il rispetto per la diversità rappresentano il motore trainante, perché sono profondamente convinto che il cambiamento di una società deve iniziare proprio con l’accettazione di ciò che è lontano da noi, e questo film vuole essere un piccolo ma significativo passo in quella direzione. La storia che raccontiamo è semplice come lo possono essere certi sogni. La fuga per i nostri protagonisti significa non solo uscire dal mondo che li protegge, ma soprattutto toccare con mano quel senso di libertà che molto spesso non si può concedere a chi soffre di disturbi mentali. Durante il viaggio i quattro si troveranno nel mondo al di là del loro. Un mondo che non è lì per proteggerli ma per accoglierli. E solo chi ha un’anima pura come la loro potrà cogliere la loro sana follia! Perché come dice uno dei personaggi del film: meglio pazzi che tristi!”. Con quelli che nel film gli spettatori conosceranno semplicemente come Paolo, Paolone, Andrea e Carlo, ci sono Margherita Buy, Tonia De Micco, Nino Frassica, Claudia Gerini, Luca Lionello, Ilaria Loriga, Francesco Paolantoni e Vincenzo Salemme. Prodotto da Marco Gaudenzi e Pierpaolo Marcelli per Flat Parioli e TNM Produzioni e girato più di un anno fa con la fotografia di Dario Germani, “Amleto è mio fratello” parte con quella che sarà una vera e propria festa per i quattro protagonisti: il giorno d’uscita, il 31 agosto, alle ore 18, è prevista una proiezione del film alla presenza del cast presso UCI Cinemas – Porta di Roma. Sarà l’occasione giusta per applaudire quattro bravi attori dal candore disarmante.

You May Also Like

Passaparola: “Io sono un po’ matto. E tu?”

“Juniper-Un bicchiere di gin”, la convivenza impossibile tra una nonna e un nipote stregherà il pubblico

La lezione di resilienza di Antonietta De Lillo

“Dadapolis”: artisti di Napoli a confronto sul nonsenso