“Dadapolis”: artisti di Napoli a confronto sul nonsenso
“Eravamo alla ricerca di un’arte elementare, capace di salvare l’umanità dalla follia dell’epoca”, così il pittore e scultore Hans Arp raccontava lo stato d’animo dadaista che oggi sembra risuonare nel titolo e nell’essenza di “Dadapolis”, film di Carlo Luglio e Fabio Gargano, presentato il 28 agosto, in anteprima, alle Giornate degli Autori nella sezione “Confronti” nell’ambito della 81esima Mostra del cinema di Venezia (proiettato al Lido e nella sala web di MYmovies). L’opera chiama a raccolta alcuni artisti napoletani di generazioni differenti per dare un senso alla parola “arte” oggi a Napoli. Muovendo dal libro di Fabrizia Ramondino e Andreas Friedrich Müller, “Dadapolis. Caleidoscopio napoletano”, il film rende Napoli la musa agrodolce in un presente che fatica ad avere prospettive future. Tra le voci e le opere che si incrociano e sovrappongono nel dare un senso all’arte oggi a Napoli, ci sono quelle di Lino Musella, James Senese, Peppe Lanzetta, Jorit, che si mescolano a quelle di Cristina Donadio, Nero Nelson, Guido Lombardi e tanti altri. Tra questi si odono anche le considerazioni di Gaetano Di Vaio, produttore e interprete, e di Enzo Moscato, drammaturgo e regista, entrambi scomparsi quest’anno. Queste personalità riflettono su una “società liquida” che mette l’arte in “liquidazione”, si commuovono davanti al mare che è vita e riescono a trovare ispirazione in ferraglie dismesse arse dalla salsedine, cioè in periferie che non invidiano la poesia del centro storico. “Lo stile narrativo del documentario è una sequenza emotiva caratterizzata da stimolazioni sottocutanee e riflessioni soltanto apparentemente scollegate, materiale onirico, immaginario e surreale, che lentamente prende forma e diventa la trama di un ragionamento unico, che parte da Napoli ma che potrebbe essere generato ovunque”, spiegano nella nota stampa i registi Carlo Luglio e Fabio Gargano. In questa sintassi e in questa ricerca di senso dell’arte, si fa odiare ed amare per la sua acre verità il film “Dadapolis”, una produzione Bronx Film in co-produzione con Movies Event, in collaborazione con la Scuola di Cinema, Fotografia, Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, e con il contributo di Regione Campania – Film Commission.