Il mito di Bud Spencer rivive in Salvatore Esposito con carisma e fisicità
Un cop show moderno e realistico con protagonista uno sbirro dall’“appucundria” (“malinconia”) molto partenopea, che ama il wrestiling e la sfogliatella frolla e che si muove nella Napoli che rifiuta i luoghi comuni di pizza, mandolino e panni stesi sulle orme del Commissario Rizzo, il mitico Bud Spencer diretto da Steno nel 1973: da lunedì 2 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su Now e disponibile on demand, c’è “Piedone – Uno sbirro a Napoli”, con Salvatore Esposito, Silvia D’Amico e Fabio Balsamo diretti da Alessio Maria Federici. Il soggetto è firmato anche dal figlio di Bud Spencer, Giuseppe Pedersoli, assieme al protagonista Salvatore Esposito e Peppe Fiore, Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo e Jacopo Sonnino, i quattro autori che firmano anche la sceneggiatura. Salvatore Esposito nei panni di Vincenzo Palmieri è indisciplinato e scorbutico, ma compensa con il talento. “Da Rizzo – osservano gli autori – Palmieri eredita l’attitudine a muoversi fuori dalle regole e, soprattutto, la conoscenza della strada. Il carisma e la fisicità di Salvatore Esposito, anche questi ‘parenti’ di Bud Spencer, completano il personaggio. Le risse da slapstick, così caratterizzanti del Piedone originale, sono sublimate in un twist inaspettato: il wrestling, uno sport che gioca con l’idea di maschera e con la messa in scena della violenza al fine di esorcizzarla e, finalmente, neutralizzarla attraverso l’ironia”. Ad affiancare Palmieri c’è la commissaria Sonia Ascarelli (Silvia D’Amico), tutta regole e procedure, che punta a entrare nell’Antimafia, e l’ispettore aggiunto Michele Noviello (Fabio Balsamo), dotato di “fiuto” ed umanità. A rendere frizzante la serie anche il carattere degli altri personaggi così ben delineati, tra questi l’ispettrice aggiunta Valentina Capezio (Susy Del Giudice) e il vicequestore di Napoli Enrico Ruotolo (Massimiliano Rossi). “Con la serie ‘Piedone – Uno sbirro a Napoli’, abbiamo voluto omaggiare l’opera originale, conservando alcuni elementi ‘Piedoniani’ che hanno reso il personaggio un cult. Le famosissime scazzottate, la vivacità della famiglia d’elezione che si raccoglie attorno al protagonista e una particolare attenzione verso gli emarginati sono state riproposte con grande cura e rivisitate con un linguaggio narrativo moderno, capace sia di richiamare i fan storici, sia di appassionare una nuova generazione di spettatori”, osserva Maria Grazia Saccà, ceo & Producer Titanus Production. In quattro episodi Palmieri risolve i casi di puntata e cerca di fare i conti con il suo nemico numero uno, ‘O moschillo, il soprannome di Eduardo Iodice, dato per morto in Brasile, e per il quale si era allontanato dalla sua Napoli, lui nato nel rione Sanità, il cuore della città, che qui è “raccontata in tutte le sue sfumature”, come sottolinea Sonia Rovai, ceo Wildside. Così accanto a Salvatore Esposito, Silvia D’Amico e Fabio Balsamo, la città è il quarto protagonista a rendere onore alla “grande eredità lasciata dal personaggio di Bud Spencer, senza la quale – giustamente afferma il regista Alessio Maria Federici – nulla di tutto questo sarebbe stato possibile”.